Eccezionale scoperta nella lotta ai tumori: trovato il codice che autodistrugge le cellule

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Eccezionale scoperta nella lotta ai tumori: trovato il codice che autodistrugge le cellule

La scoperta della Northwestern University potrebbe essere importante per trovare cure alternative alla chemioterapia.
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La lotta contro il cancro non conosce sosta e i ricercatori analizzano, sperimentano, studiano costantemente il comportamento delle cellule tumorali per trovare una soluzione a questa malattia. Di recente alcuni studiosi della Northwestern University hanno scoperto il codice di autodistruzione delle cellule, scoperta questa che potrebbe sancire la fine della chemioterapia. Questo codice, proprio come succede nell’elaborazione di un software, è racchiuso all’interno di ogni cellula e diventa attivo quando sono colpite dal tumore e si ammalano. Andando avanti nella ricerca, si potrebbe mettere a punto una cura basata sul “suicidio” solo delle cellule tumorali.

Passi avanti, quindi, per quanto riguarda il trattamento dei malati affetti da cancro. Come è noto, infatti, la chemioterapia uccide le cellule malate, ma non solo, provocando in questo modo tumori secondari. “Adesso che conosciamo il codice, possiamo far scattare il meccanismo senza dovere più ricorrere alla chemioterapia e senza interferire con il genoma”, questo è il commento di Tomas Spies, coordinatore della ricerca.

Secondo la scoperta dei ricercatori della Northwestern University, il codice di autodistruzione si trova in una proteina che ha più di 800mila anni e che ha il compito, appunto, di difendere il corpo dal cancro. Questa proteina va ad agire sulla produzione della molecola di RNA, che lavora a stretto contatto con il DNA, e dei micro RNA. Controllare queste molecole significa controllare le armi anticancro. Conoscendo il codice, infatti, è possibile fermare il processo che stimola l’autodistruzione delle cellule e attivare i micro RNA solo sulle cellule malate.

In più questa scoperta non avrebbe effetti collaterali che ha, invece, la chemioterapia. Ora il passo successivo, come spiega lo stesso Spies è di: “Non trovare una nuova sostanza artificiale tossica per il tumore, ma seguire il corso della natura, utilizzando un meccanismo che la natura ha sviluppato”.

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