La settimana scorsa un osservatorio nel New Mexico negli Usa è stato misteriosamente chiuso dall’FBI, con Internet che si è scatenato con le teorie più varie e strampalate riguardo le motivazioni, addirittura, in molti casi, scomodando pure teorie su avvistamenti di alieni.

Ma ora la vera ragione è stata rivelata, e … non è affatto divertente. L’FBI ha comunicato, attraverso l’agenzia Reuters, che il Sunspot Solar Observatory, parte del National Solar Observatory sul Sacramento Peak, è stato chiuso a causa di attività criminali, in particolare per l’indagine su un bambino.

Il rapporto ha rivelato che l’FBI stava “indagando sulle attività di un individuo che, utilizzando il servizio internet wireless del National Solar Observatory di Sunspot, nel New Mexico, stava scaricando e divulgando materiale pedopornografico”. Questa persona è stata identificata in un bidello con un contratto con le mansioni di pulizia della struttura, il cui laptop era stato collegato al Wi-Fi dell’osservatorio. Temendo che la persona potesse rappresentare un pericolo, è stata presa la decisione di chiudere l’osservatorio che ha riaperto lunedì 17 settembre.

L’Association of Universities for Research in Astronomy (AURA), che gestisce la struttura, ha affermato che “hanno collaborato con un’indagine in corso sulle attività criminali verificatasi a Sacramento Peak”. Secondo Gizmodo , il mandato di perquisizione citava il fatto che centinaia di file con immagini di bambini sono stati scaricati e divulgati tramite il Wi-Fi dell’osservatorio. È stata rilevata solo l’attività di una persona correlata alle tracce dell’attività online. Il computer è stato sequestrato dall’FBI, con il bidello che protestava ribadendo la sua innocenza, sostenendo che altri avevano accesso ad esso. Quando iniziò a diventare potenzialmente pericoloso, l’FBI prese la decisione di evacuare l’osservatorio per essere al sicuro.

Secondo la stazione di notizie del New Mexico KRQE , il sospetto ha detto che era “solo una questione di tempo prima che la struttura venisse colpita” e “credeva che ci fosse un serial killer nell’area” che potesse uccidere qualcuno nella struttura. AURA si è scusata domenica 16 settembre in un comunicato per la mancanza di informazioni al momento. “La decisione di chiudere l’osservatorio era basata sulle misure da adottare riguardo la protezione del personale in una località così remota e sulla necessità di una risposta rapida alla potenziale minaccia”, hanno affermato.

“Riconosciamo che la mancanza di comunicazioni mentre la struttura era stata chiusa era preoccupante e frustrante per alcuni. Tuttavia, il nostro desiderio di fornire informazioni aggiuntive doveva essere bilanciato dal rischio che, se diffuse in quel momento, le notizie avrebbero allertato il sospettato e ostacolato l’indagine delle forze dell’ordine “. Del custode non si conoscono le generalità perché deve ancora essere formalmente accusato, mentre l’osservatorio ha riaperto dopo lo spiacevole incidente.