Eventi meteorologici estremi: sono i bambini i più vulnerabili
Ondate di caldo, inondazioni e siccità: su profila un mondo terribile per le generazioni future
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L’Unicef ha avvertito che «Il gran numero di eventi meteorologici estremi che si stanno verificando in tutto il mondo, tra i quali gli alluvioni nel sud dell’India, gli incendi negli Stati Uniti occidentali e le ondate di caldo in gran parte dell’emisfero settentrionale, stanno mettendo in pericolo i bambini, oltre a mettere a repentaglio il loro futuro».
Ted Chaiban, direttore programmi dell’Unicef, ha sottolineato che «In ogni crisi, i bambini sono tra i più vulnerabili e gli eventi meteorologici estremi che stiamo osservando in tutto il mondo non fanno eccezione, Negli ultimi mesi, abbiamo visto una visione cruda del mondo che stiamo creando per le generazioni future. Poiché più eventi meteorologici estremi aumentano il numero di emergenze e di crisi umanitarie, sono i bambini che ne pagheranno il prezzo più alto».
Tra giugno e luglio in gran parte dell’emisfero nord sono state registrate temperature record e, secondo l’Organizzazione meteorologica mondiale (Wmo), i primi 6 mesi dell’anno sono stati il semestre con la Niña (il fenomeno meteorologico che dovrebbe raffreddare le temperature) più caldo mai registrato. Dal Nord America all’Asia orientale, fino al Circolo polare artico e all’Europa, vaste regioni della Terra hanno subito ondate di caldo, siccità, incendi, inondazioni e frane che hanno provocato vittime e feriti, danni ambientali e perdite diffuse dei mezzi di sussistenza, compresi i raccolti. I Paesi dell’America centrale e dei Caraibi si stanno preparando al picco della stagione degli uragani mentre cercano ancora di riprendersi dalla devastante del stagione 2017, che è stata quella che ha fatto più danni economici di sempre.
L’Unicef evidenzia: «Anche se i singoli eventi meteorologici non possono essere attribuiti specificamente al cambiamento climatico, la crescente frequenza e gravità dei fenomeni meteorologici estremi, comprese le recenti temperature elevate, piogge intense e tempeste prolungate, sono in linea con le previsioni su come le attività umane influenzano il clima. Tali eventi possono causare la morte e la devastazione e possono anche contribuire all’aumento della diffusione dei principali killer di bambini, come malnutrizione, malaria e diarrea. E poiché questi eventi climatici estremi aumentano di frequenza e magnitudo, i rischi per i bambini probabilmente supereranno la capacità globale di mitigarli e di fornire una risposta umanitaria».
Chaiban conferma: «Mentre il mondo sperimenta un costante aumento degli eventi meteorologici estremi provocati dal clima, sono la vita e il futuro dei bambini che saranno maggiormente sconvolti. Pertanto, è fondamentale che i governi e la comunità internazionale adottino misure concrete per salvaguardare il futuro dei bambini e i loro diritti. I peggiori impatti dei cambiamenti climatici non sono inevitabili, ma il momento di agire è ora»”.
Numerosi studi hanno documentato che i cambiamenti climatici di origine antropica hanno fatto aumentare la frequenza e la gravità delle ondate di caldo in tutto il mondo e i bambini sono particolarmente a rischio perché si adattano più lentamente degli adulti ai cambiamenti delle temperature e sono più vulnerabili ai rischi per la salute legati al caldo, con i bambini sotto i 12 mesi particolarmente a rischio. «I neonati e i bambini piccoli hanno maggiori probabilità di morire o soffrire di colpi di caldo – spiegano all’Unicef – perché non sono in grado di regolare la temperatura corporea e di controllare l’ambiente circostante. Le condizioni di caldo estremo aumentano anche la necessità di acqua potabile sicura e affidabile, mentre in molti casi rendono l’acqua più scarsa attraverso l’evaporazione».
Anche le inondazioni minacciano la sopravvivenza e lo sviluppo dei bambini, sia perché muoiono annegati o per le ferite riportate, ma anche perché compromettono l’approvvigionamento idrico sicuro e danneggiano le strutture igienico-sanitarie, aumentano il rischio di diarrea e altri focolai di malattie, oltre a incidere sull’accesso dei bambini all’istruzione. I danni provocati dagli alloggi mettono in pericolo il benessere dei bambini, in particolare se i ricoveri di emergenza sono scarsi o inadeguati. Un alluvione distrugge anche le infrastrutture, rendendo difficile portare l’assistenza salvavita laddove è necessario.
La siccità colpisce in molti modi le famiglie e le comunità povere che perdono i raccolti mentre il loro bestiame muore e il loro reddito diminuisce bruscamento, portando insicurezza alimentare e aumento dei prezzi dei prodotti alimentari a livello globale. L’acqua diventa scarsa e la mancanza di cibo e acqua, oltre a un non equo accesso a queste risorse indispensabili, può portare a migrazioni e disordini sociali, con i bambini che ancora una volta sono tra i più vulnerabili alle conseguenze di questi effetti.