C’è una zona dell’Atlantico che sta perdendo ossigeno molto più velocemente di qualsiasi altro posto nel mondo
Un nuovo studio collega la rapida deossigenazione nel Golfo di San Lorenzo al cambiamento della Corrente del Golfo e della Corrente del Labrador.
Tratto da www.sciencealert.com
La grande corrente di acqua biologicamente ricca del Canada orientale che drena i Grandi Laghi del Nord America e che è molto popolare tra i pescatori, le balene e i turisti ha perso ossigeno più velocemente di quasi tutti gli altri oceani.
La mappa che è stata pubblicata su Nature Climate Change , spiega come i cambiamenti climatici su larga scala stiano già causando un calo dei livelli di ossigeno nelle parti più profonde di questa importantissima corrente d’acqua.
“L’area a sud di Terranova è una delle regioni meglio campionate dell’oceano”, afferma Mariona Claret, ricercatrice associata presso l’Istituto congiunto per lo studio dell’Atmosfera e dell’Oceano dell’Università di Washington. “È anche un’area molto interessante perché è posta all’incrocio dove interagiscono due grandi correnti su più larga scala”.
Siamo vicini all’ipossia
L’agenzia di pesca canadese ha monitorato l’aumento della salinità e della temperatura nella regione di St. Lawrence dal 1920. Hanno monitorato l’ossigeno solo dal 1960 e la sua tendenza al ribasso sta causando preoccupazione. “Le osservazioni nella parte profonda del Golfo di San Lorenzo mostrano un drammatico declino dell’ossigeno, che sta raggiungendo condizioni ipossiche, il che significa che non può sostenere pienamente la vita marina”, dice Claret.
Si è visto che i declini dell’ossigeno influenzano il pesce lupo atlantico, dice Claret, e minacciano anche il merluzzo bianco, la Grancevola artica e l’ippoglosso nero che vivono tutti nelle profondità.
“Il declino dell’ossigeno in questa regione era già stato segnalato, ma ciò che non era stato compreso prima eracosa ci fosse sotto”, dice Claret, che ha svolto il lavoro presso la McGill University. I risultati confermano un recente studio che mostra come, a causa delle emissioni umane, i livelli di anidride carbonica sono aumentati nel secolo scorso, facendo si che la Corrente del Golfo si sia spostata verso nord e la Corrente del Labrador invece si sia indebolita. Il nuovo documento rileva che questo fa sì che l’acqua calda, salata e povera di ossigeno della Corrente del Golfo venga immessa nel Golfo di San Lorenzo
I ricercatori hanno utilizzato i risultati del modello del laboratorio di fluidodinamica geofisica della National Oceanic and Atmospheric Administration NOAA, un modello di computer ad alta risoluzione che simula gli oceani del mondo con un punto dati ogni 8 chilometri. La simulazione ha richiesto nove mesi di utilizzo di 10.000 nodi computazionali, enormi anche per gli standard dei modelli climatici globali. Con questa precisione cominciano a comparire anche i vortici e altri dettagli della linea costiera che possono influenzare la circolazione oceanica.
L’output del modello combinato con le osservazioni storiche mostra che con l’aumento dei livelli di anidride carbonica, l’acqua della Corrente del Golfo sostituisce l’acqua del mare del Labrador nelle parti più profonde del golfo di St. Lawrence. Le tempeste nel Mare del Labrador rendono agitate le acque trasportate dalla Corrente del Labrador, e quindi l’aria assorbita dalla superficie si mescola molto al di sotto della superficie. La Corrente del Golfo, tuttavia, è più stratificata in strati orizzontali stabili; lo strato superiore contiene ossigeno dall’aria soprastante, ma la vita marina invece ha consumato l’ossigeno degli strati inferiori.
Inoltre, la Corrente del Golfo è più calda ed ugualmente densa a una profondità maggiore, così che gli strati più profondi, più vengono privati dell’ossigeno proveniente dalla Corrente stessa, più seguono lo stesso percorso che segue l’acqua vicino alla superficie ricca di ossigeno che invece proviene dalla Corrente del Labrador. “Ci riferiamo a un cambiamento dell’ossigeno sulla costa dovuto a un cambiamento nelle correnti su larga scala in mare aperto”, dice Claret.
Nel modello, lo spostamento nella circolazione oceanica su larga scala che causa riscaldamento e deossigenazione nel Golfo di San Lorenzo corrisponde anche a un declino della Atlantic Meridional Overturning Circulation (AMOC) un modello di circolazione oceanica noto per il suo influenzare fortemente il clima dell’emisfero settentrionale. “Essere in grado di collegare potenzialmente i cambiamenti costieri con l’Atlantic Meridional Overturning Circulation è piuttosto eccitante”, afferma Claret.
L’analisi mostra che metà del calo di ossigeno osservato in profondità nel Golfo di San Lorenzo è dovuto all’acqua più calda, che non può trattenere tanto ossigeno come quella più fredda