17 agosto 1999, un devastante terremoto di Mw 7.6 colpisce la Turchia
17000 vittime sorprese nel sonno dalla scossa, circa 50.000 feriti, migliaia di dispersi, circa 500.000 senza tetto
Poco dopo le 3 del mattino ora locale un terremoto di Mw 7,6 della scala Richter colpisce la Turchia nord-occidentale, dove vive un terzo della popolazione e hanno sede metà delle industrie del paese. L’epicentro del sisma è a Izmit, situata a 65 miglia da Istanbul sulla linea di faglia dell’Anatolia settentrionale. L’orario del sisma è tragico, la gente è addormentata nelle case, e i crolli uccidono migliaia di persone. Moltissime altre muoiono per lesioni, soffocamento o disidratazione prima che le squadre di soccorso riescano ad estrarle dalle macerie. Complessivamente restarono uccise 17.000 persone, circa 50.000 feriti, migliaia di dispersi, circa 500.000 senza tetto e hanno stimato danni da 3 a 6,5 miliardi di dollari nelle province di Istanbul, Kocaeli e Sakarya. e i danni ammontano a 6 miliardi e mezzo di dollari: uno dei terremoti più devastanti del secolo.
A Izmit, nel nord ovest della Turchia, interi edifici furono rasi al suolo e le linee elettriche e telefoniche furono interrotte costringendo i residenti colti dal panico a riversarsi nelle strade.
L’epicentro fu localizzato tra Izmit e Bursa, circa 100 km a est di Istanbul, dove si incendiò una raffineria di petrolio. Il numero di feriti fu molto elevato non solo a Golcuk, ma anche nelle città di Derince e Darica, entrambe ad ovest di Izmit. Anche il grosso centro di Adapazari, a nord est del lago di Sapanca, fu colpito seriamente dal sisma.
A poche ore dall’evento il numero delle vittime cresceva significativamente e cominciavano a giungere anche le prime valutazioni dei danni, mentre si continuava a lavorare per ripristinare le linee di comunicazione con città e villaggi interrotte dal terremoto.
1 commento
Pingback: TURCHIA, TERREMOTO DI MAGNITUDO 7.9: RIENTRA ALLARME TSUNAMI IN SUD ITALIA | BLOG PERSONALE BRALEX84