Useremo le onde gravitazionali per misurare l’espansione dell’universo
L’Idea è di un fisico italiano, la caccia riparte nel 2019
www.ansa.it
Le onde gravitazionali potrebbero diventare gli strumenti più precisi per misurare l’espansione dell’universo. Lo propone, nello studio pubblicato sulla rivista Physical Review Letters, il ricercatore italiano Salvatore Vitale, fisico del Mit e membro della collaborazione Ligo-Virgo che nel settembre 2015 ha catturato il primo segnale di un’onda gravitazionale generata dalla collisione tra due buchi neri.
I segnali di onde gravitazionali catturati finora sono stati prodotti da coppie di oggetti simili: due buchi neri o due stelle di neutroni. Vitale propone, invece, di studiare collisioni tra corpi celesti diversi, come tra un buco nero e una stella di neutroni. “Le onde prodotte da questa collisione potrebbero dirci quanto velocemente si sta espandendo l’universo”, ha spiegato all’ANSA il fisico. Vitale punta allo scontro cosmico tra un buco nero e una stella di neutroni perché questo, oltre alle onde gravitazionali, genererebbe un lampo di luce ad alta energia che potrebbe fornire una stima di quanto velocemente l’universo si stia espandendo, allontanando tra loro le galassie come l’uvetta in un panettone che lievita.