Nasce Geologia Pop, la Geologia alla portata di tutti, studenti universitari, semplici appassionati e non.
Nata dall’idea del geologo italiano Andrea Moccia, punta a divulgare le scienze della terra in maniera semplice, ma anche attraverso seminari on-line per studenti universitari
Redazione Blue Planet Heart
Spesso non riusciamo a spiegarci l’origine di fenomeni naturali che sono tutti i giorni sotto i nostri occhi e condizionano la nostra vita, e ancora più spesso, in rete, riusciamo a trovare solo fonti che spiegano in maniera a volte “troppo tecnica” qualcosa che tutti invece vorrebbero comprendere. Ecco che, dall’idea di Andrea Moccia, Geologo Italiano, nasce Geologia Pop, un contenitore dove trovare tantissimi argomenti inerenti le scienze della terra, trattati in una maniera innovativa, Pop, ma anche seminari on-line dedicati a giovani studenti universitari. Andrea Moccia, laureato in Geologia presso l’Università Federico II di Napoli, è volato all’estero nel 2011 a Glasgow per iniziare la sua carriera internazionale. Ha lavorato per le aziende leader del settore esplorativo ed ha avuto la possibilità di analizzare la geologia di più di 20 paesi, accumulando una enorme esperienza nel campo dell’esplorazione e delle georisorse. Oggi ricopre il ruolo di Geologo Senior e Deputy Team Manager dell’equipe di Geologia e Geofisica presso l’Istituto Nazionale Francese dell’energia IFPEN Group.
La nostra Redazione, visto il grande interesse che il suo progetto sta riscuotendo in rete, ha deciso di intervistarlo, intervista che vi proponiamo qui di seguito
BPH: “Hai chiamato il tuo progetto Geologia Pop, perchè questa idea e questo nome? E’ nata per caso o da un fatto particolare?”
Andrea Moccia: “Questa idea nasce dal mio desiderio di fare qualcosa per il mio paese, da cui purtroppo manco da ormai 8 anni. Divulgare le scienze della terra a modo mio, cioè cercare di rendere semplice qualcosa di complesso. Credo che tutto o quasi tutto può essere espresso con semplicità. La sintesi è un processo che può spogliare un concetto fino all’essenziale, (quello che poi resta alle persone) lasciando gli estremi tecnicismi da parte. In fin dei conti é proprio l’essenziale che resta alle persone. Avevo bisogno di realizzare qualcosa di mio, al di fuori del mio lavoro da professionista. Il nome Geologia POP è nato parlando con i miei carissimi amici storici. Ci siamo arrivati insieme quasi per scherzo durante un aperitivo. “Fai video di geologia, semplici, per noi, per i non geologi” mi dissero. ”Si, qualcosa di POP”. Dissi. “GEOLOGIA-POP“! Non appena lo pronunciai non ebbi più dubbi.”
BPH: “Hai scelto di comunicare con un linguaggio diretto e semplice, e come sai in rete siamo tutti sotto “osservazione” e giudizio. Hai mai ricevuto critiche dai tuoi colleghi al riguardo?”
A.M. “Quando fai un lavoro come il mio, di consulente internazionale d’esplorazione, sei esposto ad ogni tipo di critiche. Lavorando su progetti internazionali, ci si confronta con clienti e colleghi di ogni nazionalità: diversi punti di vista, diversi approcci, metodologia, visione. La critica é dietrol’angolo, sempre. E meno male. La critica è una delle più grandi risorse che si ha a disposizione per migliorare. All’estero ho avuto la fortuna di imparare questa lezione. L’obiettivo non è difendere a spada tratta ciò che dici, ma migliorare cio’ che dici e cio’ che fai, accettando e “rubando” punti di vista diversi dal proprio. La propria testa può essere buona ma non sarà mai buona quanto più teste messe insieme. Per rispondere alla tua domanda, per il momento non ho avuto molte critiche, anzi fin troppo poche…infatti mi sto preoccupando (tono scherzoso). Nel momento in cui arrivassero, spero siano accompagnate da proposte. Una critica senza proposta manca di fondamento.”
BPH: “Gli argomenti che hai trattato in questo inizio della tua divulgazione, li hai scelti secondo una logica particolare o vai anche un po secondo il succedersi degli avvenimenti su pianeta?”
A.M.: “I video trattati finora (escludendo i video seminari, che hanno un taglio più tecnico e sono indirizzati agli studenti universitari di geologia) , non seguono un filo conduttore ben preciso. Sicuramente cercherò di essere in linea con gli avvenimenti ma senza troppe forzature.”
BPH: “Che tipo di risposta, a livello di interesse e partecipazione, stai riscontrando con i seminari on-line?”
A.M.: “Si, nel progetto di Geologia-pop, oltre ad i video puramente POP, é nata l’idea di fare dei video per gli studenti universitari e devo dire che sono rimasto sorpreso positivamente dai risultati. Sono stato sommerso di messaggi e di email. La frase più comune che ricevo é: “grazie per questi video, il tuo modo di spiegare e illustrare i fenomeni geologici è diversa, più immediata, più facile”. Oppure “Dovresti insegnare all’università. Per me è un piacere poter condividere la mia esperienza dal mondo dell’ industria, gli studenti ne sono entusiasti. Sembra sia incoraggiante. Tengo a cuore il percorso universitario; non deve limitarsi agli esami ed ai corsi; bisogna cominciare ad affacciarsi alla sfera applicativa di cio’ che si studia, capire dove si trovano i business legati al proprio dominio, chi sono gli attori in campo. A mio parere il periodo di formazione universitario è cruciale, per la preparazione tecnica, ma soprattutto per una questione di motivazione: dovrebbe essere il momento in cui cominciare a creare più fiducia in se stessi, e ora, come non mai, in Italia ne abbiamo davvero bisogno”. L’Università forse deve cambiare qualcosa e supportare le proprie leve con più strumenti. Sarebbe bello poter collaborare direttamente con le università. Ho qualche progetto in cantiere, vediamo le cose come si svilupperanno. Potrei sembrare pazzo, ma potrei anche lasciare il mio attuale lavoro per dedicarmi ad un progetto in Italia, qualora ci fosse il concreto interesse di qualcuno”.”
