Nuovi guai e ritardi per il lancio del James Webb Telescope

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Nuovi guai e ritardi per il lancio del James Webb Telescope

Il telescopio spaziale successore di Hubble, già costato otto miliardi di dollari, non potrà essere lanciato prima del 2021, con un ulteriore aggravio di spesa, che potrebbe portare al ridimensionamento o alla cancellazione di altre grandi missioni astronomiche
di Alexandra Witze/Nature
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Il tormentato James Webb Space Telescope (JWST) della NASA sta affrontando l’ennesimo ritardo e non sarà lanciato fino a marzo 2021. Si tratta di un ritardo di dieci mesi rispetto al programma provvisorio che l’agenzia aveva annunciato appena tre mesi fa. Per raggiungere il nuovo obiettivo, la NASA deve convincere i legislatori del Congresso ad approvare un investimento maggiore nella missione.

L’agenzia spaziale stima che l’ultimo ritardo aumenterà di 800 milioni di dollari il costo del telescopio, che si aggiungono agli otto miliardi di dollari già approvati dal Congresso per il suo sviluppo. La NASA prevede di colmare questa lacuna in parte usando denaro che era stato destinato a sostenere le operazioni scientifiche del telescopio spaziale. Tuttavia, i ritardi saranno una minaccia per il budget dell’agenzia per l’astrofisica, con effetti non chiari sul successivo grande telescopio spaziale in programma alla NASA: il Wide-Field Infrared Survey Telescope (WFIRST).

Nuovi ritardi nel lancio del James Webb Telescope
Lo specchio da 6,5 metri dello James Webb Space Telescope. (Cortesia NASA/Chris Gunn)

”Non sono contento di trovarmi qui”, ha detto Thomas Zurbuchen, amministratore associato della NASA per la scienza, alla conferenza stampa sul ritardo tenutasi il 27 giugno. Ma ha aggiunto che garantire il successo della missione valeva il tempo e il denaro in più. Ogni giorno di ritardo costa al progetto circa 1 milione di dollari.

“Il JWST dovrebbe continuare per il suo valore scientifico e per la sua importanza nazionale”, ha detto Thomas Young, ex dirigente ora in pensione di Lockheed Martin a Bethesda, nel Maryland, e supervisore di una revisione indipendente del progetto che ha portato alla nuova pianificazione e alle nuove stime di bilancio.

I membri del Congresso hanno aspramente criticato la NASA per i precedenti ritardi del JWST, e l’ultimo annuncio sembra continuare lo schema: “I ritardi nei programmi e i costi addizionali non solo ritardano il fondamentale lavoro dello JWST, ma danneggiano anche altre importanti missioni della NASA, che possono essere ritardate, ridimensionate o addirittura soppresse”, ha dichiarato il membro del Congresso (repubblicano eletto in Texas) Lamar Smith. Smith è presidente del comitato della Camera dei Rappresentanti per la scienza, lo spazio e la tecnologia, che il mese prossimo terrà un’audizione sul futuro del telescopio.

Una somma di errori

JWST è il telescopio astronomico più complesso mai costruito, e i problemi si sono accumulati durante le fasi finali del suo sviluppo. L’osservatorio è attualmente in una camera bianca alla Northrop Grumman Aerospace Systems a Redondo Beach, in California, dove sono in corso test approfonditi prima del lancio. Durante i test acustici, diverse viti e rondelle si sono allentate dalle coperture dello schermo solare. Due non sono state trovate.

La revisione indipendente ha trovato che gli ingegneri hanno commesso diversi errori alla Northrop, tra cui l’uso del solvente sbagliato per pulire le valvole, che così in seguito hanno avuto delle perdite, e non serrando correttamente gli elementi di fissaggio dello schermo solare.

JWST ha uno specchio segmentato largo 6,5 metri che, alloggiato in una configurazione ripiegata al momento del lancio, si dispiegherà come i petali di un fiore una volta nello spazio. Anche lo schermo solare del telescopio deve dispiegarsi senza intoppi. Il JWST è tecnologicamente più complesso del telescopio spaziale Hubble, il cui specchio primario era stato rettificato in modo errato, un problema scoperto solo dopo il lancio. Gli astronauti hanno potuto aggiustare con ottiche correttive la visione di Hubble, che è in un’orbita bassa; ma non saranno possibili riparazioni nello spazio per JWST, che orbiterà in un punto dello spazio a 1,5 milioni di chilometri dalla Terra.

Fino allo scorso settembre, JWST era sulla buona strada per essere lanciato a ottobre 2018. Poi la NASA ha rinviato il lancio a giugno 2019, poi a maggio 2020 e ora a marzo 2021.

Valutazione decennale

Il precedente ritardo, annunciato dalla NASA a marzo, ha indotto Zurbuchen a proporre alla comunità astronomica statunitense di rinviare la sua prossima “indagine decennale”, un importante processo di valutazione, che si svolge ogni dieci anni, in cui viene chiesto agli astronomi di decidere quali dovrebbero essere le questioni scientifiche del loro campo da affrontare e quali strutture dovrebbero essere costruite per rispondere a quelle domande. La prossima indagine decennale è prevista per il 2020 e i preparativi erano a buon punto quando Zurbuchen ha suggerito di rinviarla fino al lancio di JWST.

Nuovi ritardi nel lancio del James Webb Telescope
Illustrazione dello James Webb Space Telescope nello spazio. (Cortesia Northrop Grumman)

Ma le altre due agenzie coinvolte in questo sondaggio – la National Science Foundation e il Department of Energy – non hanno voluto rimandarlo. E nemmeno la maggior parte degli astronomi delle National Academies of Sciences, Engineering and Medicine interpellati, che sovrintendono all’indagine. A fine maggio, Zurbuchen ha cambiato la propria posizione, e il sondaggio è ora sulla buona strada per rispettare la scadenza originale.

JWST dovrebbe essere portato nello spazio a bordo di un razzo Ariane-5 fornito dall’Agenzia spaziale europea (ESA), dalla struttura di lancio di Kourou nella Guyana francese.

Preoccupazioni per il bilancio

Non è chiaro come i guai di JWST influiranno sulle altre missioni scientifiche della NASA. Ma il 27 giugno Paul Hertz, responsabile per l’astrofisica dell’agenzia, ha detto a un comitato consultivo che l’aumento dei costi per la JWST “potrebbe avere un impatto su altri programmi scientifici”.

Particolarmente a rischio è WFIRST, il cui lancio è previsto qualche anno dopo il 2020. Come JWST era risultato il progetto più raccomandato nell’indagine decennale del 2000, WFIRST è stato considerato il progetto con la massima priorità nell’indagine decennale del 2010. Entrambi sono sviluppati dalla divisione astrofisica della NASA. L’amministrazione Trump ha proposto l’annullamento di WFIRST, anche se finora il Congresso è intervenuto in suo soccorso con continui finanziamenti.

I ritardi nella data di lancio di JWST danneggeranno particolarmente gli scienziati che sono all’inizio della carriera, afferma Leigh Fletcher, planetologo all’Università di Leicester, in Regno Unito, che intende usare JWST per studiare Giove. “Le opportunità per nuove posizioni di ricerca e borse di studio per sfruttare i dati Webb arriveranno ancora più tardi, a volte al di là dell’orizzonte temporale dei contratti di lavoro a tempo determinato”, afferma.

A lungo termine, il telescopio promette una ricerca rivoluzionaria che non può essere raggiunta in altro modo, dice Jason Kalirai, astronomo allo Space Telescope Science Institute a Baltimora, in Maryland, e membro dello staff scientifico del progetto per JWST. In un preprint pubblicato a maggio, Kalirai ha esaminato le scoperte che il telescopio potrebbe fare sondando le galassie più antiche dell’universo e le atmosfere dei pianeti intorno ad altre stelle. “Abbiamo bisogno di JWST per fare le prossime grandi scoperte in astrofisica, e siamo disposti ad aspettare”, dice.

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(L’originale di questo articolo è stato pubblicato su “Nature” il 27 giugno 2018. Traduzione ed editing a cura di Le Scienze. Riproduzione autorizzata, tutti i diritti riservati.)

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