Installata in Scozia la pala eolica più grande del mondo: è quella che Trump non voleva!

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Installata in Scozia la pala eolica più grande del mondo: è quella che Trump non voleva!

Wwf: «Un’altra pietra miliare nella storia delle rinnovabili in Scozia»
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La pala eolica più grande del mondo, la prima di due turbine da 8,8 megawatt (MW), è stata installata con successo nell’European offshore wind deployment centre di Vattenfall al largo della costa nord-orientale della Scozia, che, secondo Clean Technica, «Sarà un banco di prova rivoluzionario per le nuove tecnologie eoliche offshore». Infatti, l’European offshore wind deployment centre (Eowdc) dell’Aberdeen Bay è stato progettato come impianto pilota per l’eolico offshore e alla fine ospiterà 11 gigantesche pale eoliche in grado di produrre 92,4 MW. 11 turbine

Si tratta di un progetto famoso per essere stato contestato e avversato con una lunga battaglia legale dall’allora magnate immobiliare ed attuale presidente degli Stati Uniti d’America Donald Trump.  Trump venne sconfitto in tutte le cause legali che aveva intentato  per impedire la costruzione del parco eolico offshore che secondo lui avrebbe disturbato la vista del panorama ai facoltosi membri del vicino Trump International Golf Club.

Dopo la sconfitta di Trump, che allora mise in campo un amore per l’ambiente e un timore per il cambiamento climatico che ha scordato appena diventato presidente Usa, l’iter autorizzativo e i lavori sono andati avanti rapidamente e il 10 aprile la gigantesca gru galleggiante Asian Hercules III  da 25.000 tonnellate ha installato la mega pala eolica nelle fondamenta dell’Eowdc realizzate con un nuovo metodo per poter fissare in maniera più veloce, più ecologica e silenziosa le massicce torri eoliche sul fondo marino. Un sistema che permetterà anche da disinstallarle più facilmente se e quando sarà necessario.

Alla fine le 11 gigantesche turbine modificate per renderle più efficienti e che produrranno il 70% del fabbisogno di energia elettrica di Aberdeen (che ha più di 220.000 abitanti) e taglieranno le emissioni di CO2 per 134.128 tonnellate all’anno.

Secondo Clean Technica, apportando alle pale eoliche già esistenti i miglioramenti testati all’Eowdc si potrebbero ottenere benefici significativi de un parco eolico composto da 100 di queste turbine aumenterebbe la produzione di  40 MW, semplicemente modificando le turbine esistenti.

Anche se l’eolico in Italia vede la contrarietà di alcune associazioni ambientaliste che probabilmente in Scozia si sarebbero schierate con Trump, in Gran Bretagna la notizia è stata accolta bene, a cominciare dalla responsabile  politica del Wwf Scotland, Gina Hanrahan, che ha sottolineato: «L’installazione della prima di queste potenti turbine ad Aberdeen Bay è un’altra pietra miliare nella storia delle rinnovabili in Scozia. L’eolico offshore, che ha dimezzato il costo negli ultimi anni, è fondamentale nella lotta contro il cambiamento climatico, contribuendo a ridurre le emissioni, mantenere le luci accese e creare migliaia di posti di lavoro in tutta la Scozia e il Regno Unito. Interventi come questo svolgeranno un ruolo importante nel garantire l’obiettivo del governo scozzese di soddisfare metà della domanda di energia della Scozia con fonti rinnovabili entro il 2030».

Soddisfatta anche Stephanie Conesa, policy manager di Scottish Renewables: «La Scozia ospita circa il 25% delle risorse eoliche offshore in Europa e progetti come l’European offshore wind deployment center di Aberdeen promettono di sfruttare questo potenziale su vasta scala. Questa innovativa struttura supporta la transizione in corso di Aberdeen dai combustibili fossili alle energie rinnovabili e rafforza lo status energetico globale della Scozia. Come  Paese più ventoso in Europa, con alcune delle acque più profonde, dovremmo essere orgogliosi del fiorente settore eolico offshore della Scozia. Con molti dei siti eolici offshore più promettenti a portata di mano, speriamo di vedere in futuro strutture simili dispiegate nelle acque scozzesi, così da poter utilizzare appieno le risorse naturali del nostro Paese».

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