Stazione spaziale cinese ormai fuori controllo: rientro previsto all’alba del primo aprile

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Stazione spaziale cinese ormai fuori controllo: rientro previsto all’alba del primo aprile

Gli esiti della riunione del tavolo tecnico: ingresso nell’atmosfera terrestre attorno alle 2.50 ora di Greenwich (in Italia saranno le 4.50), non è ancora possibile escludere la remota possibilità che uno o più frammenti del satellite possano cadere sul nostro territorio. La percentuale è dello 0,02%
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Ora dopo ora i dati consentono stime più precise. La stazione spaziale cinese Tiangong 1 dovrebbe fare il suo ingresso nell’atmosfera terrestre attorno alle 2.50 ora di Greenwich (in Italia saranno le 4.50) di domenica 1 aprile. Allo stato, “non è ancora possibile escludere la remota possibilità che uno o più frammenti del satellite possano cadere sul nostro territorio”. Sono le ultime analisi degli esperti analizzate nella riunione del tavolo tecnico che si è tenuto al Dipartimento della Protezione Civile nel pomeriggio. Gli esperti hanno inoltre ribadito che le finestre d’interesse per l’Italia potranno essere confermate e definite nelle 36 ore precedenti il rientro e che allo stato la possibilità che uno o più frammenti della stazione spaziale possano cadere sul territorio italiano è di circa lo 0,02%.

Alla riunione, oltre ad esperti dell’Asi, hanno partecipato il consigliere militare della Presidenza del Consiglio, i rappresentanti dei ministeri dell’ Interno, della Difesa e degli Esteri, Enac, Enav, Ispra e la Commissione speciale di Protezione civile. Le previsioni di rientro, spiega la Protezione Civile, sono soggette a continui aggiornamenti perché legate al comportamento della stazione spaziale rispetto all’orientamento che assumerà nello spazio e agli effetti che la densità atmosferica imprime agli oggetti in caduta, nonché alle conseguenze sulla materia dell’attività solare. Alla luce di tutte queste variabili, allo stato la previsione di rientro sulla Terra è stimata per il primo aprile alle ore 2:50 UTC (ora italiana 4:50), con una finestra di incertezza di circa 20 ore.

Al termine della riunione, il Dipartimento ha ribadito le indicazioni utili alla popolazione affinché adotti responsabilmente comportamenti di auto protezione: stare al chiuso anziché all’aperto, lontani da finestre e porte vetrate, evitate sottotetti e prediligere i piani bassi. All’interno degli edifici, i punti più sicuri strutturalmente sono, per gli edifici in muratura, sotto le volte dei piani inferiori e nei vani delle porte inserite nei muri portanti (quelli più spessi), per gli edifici in cemento armato, in vicinanza delle colonne e, comunque, in vicinanza delle pareti. Il Dipartimento

sottolinea inoltre che alcuni frammenti di grandi dimensioni potrebbero sopravvivere all’impatto e contenere idrazina: chi lo dovesse avvistare, non deve toccarlo, si deve mantenere ad una distanza di 20 metri e lo deve segnalare immediatamente alle autorità competenti.

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