La grande eruzione dell’Etna del 1669: quando la lava arrivò fino a Catania
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Così il giorno 29 la colata principale raggiunge Misterbianco, allora posizionato più a nord-ovest dell’attuale, travolgendolo.
I catanesi iniziano a preoccuparsi e qualcuno ricorda il triste evento di 500 anni prima. Si invoca Sant’Agata ma stavolta niente e nessuno riesce a fermare la colata. Il 1 aprile la lava invade le prime borgate cittadine (tra cui Cibali), seppellisce l’antico lago di Anicito (o Nicito) e raggiunge la cinta muraria. Si spera che le mura arrestino la terribile avanzata ma non è così: i bastioni di S. Giorgio e di Santa Croce vengono sovrastati ed il flusso, alto ormai diversi metri, penetra in città, generando panico e distruzione. Sfruttando la morfologia, si dirige a sud-ovest, travolgendo le effimere barricate edificate in fretta e furia dai catanesi, in particolare nell’attuale piazza S. Maria di Gesù. Numerosi sono gli edifici distrutti, perfino il convento dei Benedettini. Per venti giorni Catania è invasa dal fiume di fuoco cui nessuno riesce a porre un freno. Diverse decine di migliaia di abitanti si ritrovano improvvisamene senza tetto, in un panorama spettrale e governato dalla furia della natura: poco a poco la città si spopola ma sono ancora molti quelli che assistono all’ultimo spettacolo. Il 23 marzo la lava raggiunge ed oltrepassa il Castello Ursino, per terminare finalmente la sua corsa in mare, nella zona dell’attuale porto. In un tragitto che ricorda le eruzioni hawaiane, tra sbuffi e fumi, il flusso lavico penetra in mare per circa un km, poi si arresta definitivamente. Il risultato è l’ampliamento della linea di costa.
La fase parossistica dell’eruzione, la più grande dell’ultimo millennio, termina sostanzialmente qui ma fino al 15 luglio il vulcano continua ad emettere lava e prodotti piroclastici, sia pure con intensità decisamente inferiori. I dati dell’evento parlano da soli: 122 giorni di durata, 16 km di colata lavica, una quarantina di kmq di territorio sepolto, 900 milioni di mc di materiale eruttato, 16 paesi distrutti tra cui Catania che per la prima ed unica volta nella storia viene raggiunta e lesionata dalla lava. Un evento che segna a lungo la città etnea ed il territorio circostante che però saprà nuovamente risollevarsi e riprendersi. D’altra parte, come già anticipato, non è la prima né l’ultima volta che Catania deve fare i conti con la potenza della natura.
BIBLIOGRAFIA
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