I ghiacciai potrebbero aver superato il punto di non ritorno

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I ghiacciai potrebbero aver superato il punto di non ritorno

I ghiacciai si scioglieranno anche se smettiamo di produrre anidride carbonica: è troppo tardi per salvare il 40% dei ghiacciai. E comunque, continuiamo a produrne: 1 km in auto costa circa 1 kg di ghiaccio.
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Ricercatori delle università di Brema (Germania) e di Innsbruck (Austria) hanno dimostrato con un recente studio che lo scioglimento dei grandi ghiacciai della Terra non si fermerà, questo secolo, anche se le nostre emissioni di gas serra scendessero a zero. Questo a causa dell’inerzia dei fenomeni, della lenta reazione dei ghiacciai ai cambiamenti climatici, che solo negli ultimi anni hanno iniziato a risentire pesantemente dell’aumento della temperatura terrestre dei decenni scorsi. L’inerzia funziona però nei due sensi: se anche la temperatura si stabilizzasse ai livelli attuali, i ghiacciai continueranno a fondersi per molto tempo ancora.

Nell’accordo di Parigi sul Clima del 2015 (la COP-21), dove 195 stati membri della Convenzione Quadro delle Nazioni Unite sui Cambiamenti Climatici avevano concordato di intraprendere iniziative per limitare l’aumento della temperatura media globale a valori significativamente inferiori ai 2 gradi centigradi, e se possibile inferiori anche a 1,5 gradi centigradi, rispetto ai livelli preindustriali, vi era l’obiettivo di ridurre in modo significativo le ricadute legate ai cambiamenti climatici stessi.

La perdita è inevitabile. Ma questo non sembra valere per i ghiacciai. I ricercatori sostengono infatti che se la temperatura media dovesse salire di 2 gradi centigradi o solo di 1,5 gradi centigradi l’impatto sulla fusione dei ghiacciai sarebbe pressoché identica e la perdita di massa dei ghiacciai sarebbe simile per i prossimi 100 anni.

Stando ai dati raccolti per la ricerca un chilogrammo di anidride carbonica emessa dall’uomo ha come conseguenza una perdita di circa 15 chilogrammi di ghiaccio da un ghiacciaio. Il calcolo è stato fatto rapportando le emissioni di anidride carbonica degli scorsi anni e la riduzione dei ghiacciai misurata nello stesso periodo. Per rendere meglio lo scenario, gli scienziati hanno sottolineato il fatto che ogni chilometro percorso in auto produce così tanta anidride carbonica da costare un chilogrammo di ghiaccio.

Ben Marzeion, uno dei ricercatori, afferma che «anche se si dovesse smettere di immettere ulteriori gas serra nell’atmosfera nei prossimi anni prevediamo che almeno il 36% del ghiaccio ancora conservato nei ghiacciai dei nostri giorni si perderà sicuramente entro la fine del secolo: più di un terzo del ghiaccio che oggi si estende sul nostro pianeta non può più essere salvato. La questione è che i ghiacciai reagiscono molto lentamente alle variazioni climatiche, così lentamente che se avessimo voluto conservare il volume attuale dei ghiacci terrestri avremmo dovuto mantenere la temperatura media della Terra ai livelli dell’epoca preindustriale – ossia della prima metà dell’Ottocento – per tutto il secolo scorso».

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