Estate 2018: sarà caldissima come l’estate 2017 per la Niña che cederà il passo al Niño?
Quali sono le probabilità che l’estate 2018 venga arroventata dal Niño
Ricordiamo innanzitutto che la Niña, ora in atto, è un anomalo raffreddamento (< -0.5°C) della acque supeficiali (SST = Sea Surface Temperature) del Pacifico tropicale, tra le coste orientali australiane e le coste del Perù. Ha effetti benefici sul clima del pianeta perché tende a smorzare il Global Warming.
Il Niño è al contrario un anomalo surriscaldamento ( > +0.5 °C) delle acque del Pacifico tropicale. Tende a rinforzare il Global Warming, come mostra il grafico successivo, tanto che quasi tutte le annate più calde pianeta sono avvenute in concomitanza di un evento di Niño
Fig.1 – L’influenza del Niño e della Niña sulla temperatura dell’atmosfera del pianeta
Anche a livello italiano, quasi tutte le estati con caldo eccezionale degli ultimi 50 anni sono cadute in concomitanza ad un evento di Niño, tranne l’estate 2017 (la 2^ estate più calda di sempre, dopo quella del 2003) ove invece la causa predominante del surplus di calura fu dovuta al suolo molto siccitoso da più di 6 mesi.
Fig. 2 – Estati calde in Italia negli ultimi decenni
Fig.3 – Eventi di Niño negli ultimi decenni
In pole position rimane ancora il 2003 quando fu presente sia un evento di Niño sia di grave siccità nella precedente primavera.
Ma veniamo al dunque:
Quali sono le probabilità che nella prossima estate (JJA = Juin-July-August) sia presente il Niño, visto il declino in atto della Niña
Tab.1 – Probabilità di Niño, Niña, neutrale (né Niño, né Niña) – Fonte IRI
Ebbene la tabella è confortante perché, nonostante che le probabilità di Niño aumentino via che ci si avvicini all’estate, comunque la probabilità dell’evento rimane sotto i 30%, mentre prevale la probabilità di un evento “neutrale”.
Ottima notizia, perché verrebbe meno il Niño, uno dei più noti amplificatori della calura estiva. Per di più verrebbe anche a mancare il surriscaldamento del suolo per siccità, perché le abbondanti nevicate sui rilievi e le piogge fin ora cadute stanno scongiurando un altro evento di lunga e grave siccità