Che cos’è la malattia X, finita nella lista dei patogeni più pericolosi

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Che cos’è la malattia X, finita nella lista dei patogeni più pericolosi

Secondo l’Oms, una malattia che ancora non conosciamo potrebbe diventare la più grande minaccia infettiva del mondo, uccidendo milioni di persone
www.wired.it

La prossima grande epidemia potrebbe essere dovuta a una malattia che ancora non conosciamo e che l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) ha chiamato genericamente Disease X (o malattia X), inserendola nella List of Blueprint Priority Diseases del 2018, lista dei patogeni più pericolosi che appunto potrebbero causare la prossima grande epidemia globale e per i quali non esistono contromisure. Infatti, il comitato dell’Oms, composto da esperti virologi, batteriologi e infettivologi, si è incontrato il 7 febbraio scorso nella sede di Ginevra per valutare e considerare le malattie con potenziale epidemico. Oltre alle già conosciute otto malattie, tra cui per esempio ebola, Zika, febbre di Lassa e Sars, la lista include una nona minaccia globale: la malattia X.

(Foto: NELSON ALMEIDA/AFP/Getty Images)
(Foto: NELSON ALMEIDA/AFP/Getty Images)

Secondo gli esperti, questa malattia potrebbe essere sviluppata da una mutazione biologica e diffondersi molto velocemente in seguito a un incidente di laboratorio o a un attacco terroristico. “La malattia X rappresenta la consapevolezza che una grave epidemia internazionale potrebbe essere causata da un agente patogeno attualmente sconosciuto”, afferma l’Oms.

“L’intensità del contatto umano e animale sta crescendo sempre di più con lo sviluppo del mondo, e questo rende più facile l’emergere di nuove malattie”, aggiunge il consigliere dell’Oms, Marion Koopmans. “Ma anche i viaggi e il commercio moderni rendono molto più probabile la loro diffusione”.

L’inserimento, da parte dell’Oms, della malattia X nella lista degli agenti più pericolosi, ha come obiettivo quello di spronare i governi e le funzioni pubbliche a preparasi anche su tipi di minacce inaspettate e trovare eventuali soluzioni: molte epidemie, infatti, si diffondono senza essere annunciate prima e ciò che consente a un agente patogeno di passare da casi isolati a un’epidemia sono sistemi sanitari difettosi.

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