Falcon Heavy, le immagini live della Tesla verso la fascia di asteroidi

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Falcon Heavy, le immagini live della Tesla verso la fascia di asteroidi

Centrati due obiettivi su tre sulle note di Life on Mars di David Bowie
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Ha superato con successo il suo volo di prova il gigante dello spazio Falcon Heavy, il razzo della SpaceX di Elon Musk destinato a restituire agli Stati Uniti la capacità di portare in orbita equipaggi umani e, in una sua prossima versione, perfino di viaggiare verso Marte. Per il momento si è accontentato di accompagnare lungo la strada per il pianeta rosso la Tesla Roadster, l’auto elettrica rossa nata nell’altra grande azienda di Musk.

La Tesla sta ora sfrecciando verso la fascia degli asteroidi che si trova fra la Terra e Marte, e lo fa accompagnata dalla musica di David Bowie. Il suo viaggio è cominciato nella tarda serata del 6 febbraio, con il lancio del Falcon Heavy della SpaceX, al suono di ‘Life on Mars’; quindi il razzo principale del lanciatore l’ha rilasciata nella posizione orbitale corretta perché potesse proseguire il suo viaggio ambizioso verso Marte.

In verde il diagaramma dell’orbita solare della Tesla Roadster (fonte: SpaceX)

Le prime immagini arrivate a Terra mostrano uno spettacolo da fantascienza: un’auto rosso ciliegia sta sfrecciando nello spazio, mentre al volante c’è Starman, il manichino vestito da astronauta, anche questo dedicato alla canzone di Bowie, e la sua radio trasmette ‘Space Oddity’. Nel cassetto dei cruscotto non poteva mancare una copia della “Guida galattica per autostoppisti” con tanto di asciugamano con la scritta “Don’t Panic”.

 Pesante 1,3 tonnellate, la Tesla Roadster sta viaggiando alla velocità di 11 chilometri al secondo. Il suo obiettivo è Marte, ma non raggiungerà mai la superficie del pianeta rosso. Le regole relative alla protezione planetaria impongono infatti di evitare qualsiasi forma di contaminazione ed è per questo che la Tesla rosso ciliegia è appena all’inizio di un viaggio a tempo indeterminato, che la farà salutare Marte da lontano, senza potersi avvicinare almeno per centinaia di milioni di anni.

Riuscite due prove su tre
Bersaglio fallito per il razzo principale del lanciatore Falcon Heavy della Space X, rientrato a Terra come previsto ma caduto nell’oceano Atlantico dopo aver mancato la piattaforma predisposta per l’atterraggio. Alto 47 metri era programmato per rientrare a Terra per essere recuperato dopo aver rilasciato in orbita l’ogiva nella quale era racchiusa la Tesla Roadster.

Il lancio, senza equipaggio, è avvenuto dalla piattaforma storica del Kennedy Space Center di Cape Canaveral (Florida), la 39A, la stessa costruita per le missioni Apollo e poi adattata per lo Space Shuttle. Inizialmente programmato per le 19,30 di ieri, il lancio è avvenuto oltre due ore più tardi a causa dei forti venti in quota che avrebbero potuto compromettere il successo di questo primo test del gigante dei lanciatori. Finalmente è arrivato il “Go” e, dopo un lancio perfetto, c’è stata la separazione dei razzi laterali, rientrati a Terra come previsto e atterrati sulle due piattaforme predisposte nel Kennedy Space Center.

Il rientro dei due razzi laterali del Falcon Heavy (fonte: Space X)

Nel frattempo il razzo centrale, destinato in seguito ad atterrare su una piattaforma nell’oceano Atlantico, raggiungeva la posizione orbitale prevista per rilasciare la Tesla Roadster sulla traiettoria ideale per Marte. Alla guida dell’auto un pilota d’eccezione, Starman, un manichino con tanto di tuta spaziale.


Profilo della missione (fonte: SpaceX)

Alto 70 metri, il Falcon Heavy è in grado di trasportare carichi davvero eccezionali: oltre 54 tonnellate in orbita bassa, compresa fra 160 e 2.000 chilometri dalla Terra, e oltre 22.000 chilogrammi nell’orbita geostazionaria, che si trova a quasi 36.000 chilometri di quota. Oltre ad essere “il razzo operativo più potente al mondo”, come si legge sul profilo Twitter della SpaceX, il Falcon Heavy è stato progettato per essere riutilizzabile.

 Dopo il successo di questo volo di prova le aspettative sono altissime perché il prossimo passo sarà utilizzare il Falcon Heavy per portare in orbita equipaggi umani. Quando questo avverrà, per la prima volta dopo il pensionamento dello Shuttle, gli Stati Uniti saranno in grado di trasportare astronauti in orbita, una capacità che oggi hanno soltanto Russia e Cina. Nello stesso tempo la SpaceX prevede di modificare ulteriormente il suo gigante dello spazio perché possa fare da apripista per le future missioni umane su Marte.

I passeggeri stravaganti e le idee originali non sono una novità per Musk: nel test di volo, la capsula Dragon di Space X aveva trasportato una forma di formaggio e nei giorni scorsi l’imprenditore sudafricano aveva venduto online, per scommessa, 20.000 lanciafiamme a prova di “apocalisse zombie”. La scommessa era nata in seguito a un’altra ‘stramberia’: nel dicembre 2017 Musk aveva assicurato che se una delle sue società, la Boring Company, fosse riuscita a vendere 50.000 cappelli, si sarebbe lanciato anche nei lanciafiamme.

Neanche le idee bizzarre sul pianeta rosso sono una novità: nel 2016 l’eclettico imprenditore aveva presentato il piano per colonizzare Marte con 1 milione di persone usando maxi navette per 200 astronauti. Il primo passo probabilmente è quello di domani: il debutto del Falcon Heavy ha fatto da apripista a un lanciatore ancora più grande, a cui sta lavorando Space X, che potrebbe inviare equipaggi umani sul pianeta rosso.

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