L’arcipelago polinesiano delle Isole Tonga, in Oceania, ha decretato lo stato d’emergenza in previsione dell’arrivo del potente ciclone Gita, che ha già seminato il caos nelle vicine Isole Samoa. Secondo i servizi meteorologici delle Isole Fiji, l’uragano dovrebbe raggiungere categoria cinque (il livello massimo, ndr) prima di colpire le coste delle Tonga in serata.

“Lunedì mattina sono attesi venti molto forti”, ha detto in un bollettino il centro di previsioni meteorologiche di Fua’amotu di Tonga, con raffiche previste di 80 nodi (148 kmh, 92 mph) con forti piogge e temporali. Il segretario generale della Croce Rossa di Tonga, Sione Taumoefolau, ha detto che c’è una particolare preoccupazione per le isole esterne dove le case potrebbero non essere in grado di resistere alla forza brutale dei venti

Il primo ministro samoano Tuilaepa Sailele Malielegaoi ha dichiarato che Gita ha forzato l’evacuazione di circa 200 persone e causato allagamenti diffusi sull’isola durante la notte di venerdì. Da allora Gita si è intensificata da una tempesta di categoria 2 a quella di categoria tre, prendendo come obiettivo Tonga e ci si aspettava che diventasse più forte. “La possibilità è molto alta che possa intensificarsi lungo la strada fino alla nostra zona, quindi ci aspettiamo che arrivi fino a cat. 4, forse 5 ma stiamo ancora monitorando il movimento e la forza”, ha detto a Radio Nuova Zelanda il meteorologo capo di Tonga, Gary Vite.