Tutti i telescopi puntati verso Beta Pictoris!

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Tutti i telescopi puntati verso Beta Pictoris!

Attorno alla stella è in corso il transito di un esopianeta di nuova formazione: è una corsa contro il tempo per assistere all’evento, che potrebbe rivelare preziose informazioni sulla nascita dei sistemi solari.
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A 63 anni luce dalla Terra c’è un laboratorio naturale dove studiare la formazione dei sistemi stellari: è Beta Pictoris, un giovane sole attorno a cui gravitano l’unico disco protoplanetario osservato direttamente, oltre a centinaia di comete e a un pianeta gigante.


La prima rilevazione di Beta Pictoris b avvenuta nel 2014 grazie al Gemini Planet Imager.

Il pianeta, Beta Pictoris b, un mondo caldo e gassoso con 10 volte la massa di Giove, è nel pieno di un transito davanti alla sua stella madre: tra gli astronomi è in atto una mobilitazione generale per cercare di catturarlo “sul fatto”.

Un tuffo nel passato. Il sistema Beta Pictoris ha circa 24 milioni di anni, che in termini “stellari” equivale a un neonato di poche ore… Osservandolo possiamo capire, come in una macchina del tempo, che cosa è avvenuto nelle prime fasi di vita del Sistema Solare. Il giovane pianeta gigante del sistema completa un’orbita attorno alla sua stella ogni 18-20 anni. Il transito è in corso: se le stime sono corrette, la finestra di osservazione dovrebbe restare aperta per pochi mesi.

Che cosa c’è, intorno? Tra gli osservatori che stanno seguendo l’evento c’è il nano-satellite francese PicSat, messo in orbita il 12 gennaio e al momento dedicato esclusivamente a questo compito. La Nasa sta seguendo la scena da Terra con i telescopi robotizzati degli osservatori in Australia e Sudafrica. Oltre all’osservazione diretta del transito del pianeta, che potrebbe non essere possibile, gli astronomi vorrebbero studiare la sua sfera di Hill, cioè quella zona sotto la sua influenza gravitazionale dove potrebbero trovarsi anelli planetari, nubi di polveri o lune di recente formazione

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