Le 5 eruzioni vulcaniche più disastrose di sempre
Tambora, Krakatoa, Mount Pelee, Nevado del Ruiz e Unzen: ecco gli eventi vulcanici che hanno causato più vittime nella storia
best5.it
I vulcani hanno esercitato, da tempo immemorabile, un fascino irresistibile sugli esseri umani, un misto di venerazione e di terrore. L’uomo antico associava l’attività vulcanica alla presenza divina, e così dava una spiegazione a dei fenomeni altrimenti incomprensibili che lo terrorizavano.
Gli antichi greci spiegavano quest’attività vulcanica costruendo tante leggende. La più famosa è legata ad Efesto, Dio del fuoco e dei vulcani, il quale, proprio sotto di loro, nascondeva un’officina e preparava le armi per gli Dei. Ma non soltanto la civiltà greca ammirava ed onorava i vulcani. Anche quelle polinesiane, precolombiane e indocinesi li idolatravano, sacrificando a loro tante vite umane.
Scientificamente un vulcano è che una spaccatura della crosta terrestre, dalla quale escono materiali provenienti dall’interno della terra. Nonostante la bellezza mozzafiato (alquanto devastante e spesso fatale, a dire il vero) che possiedono tutti i vulcani in eruzione, vengono anche classificati tra gli assassini più spietati e letali della natura.
Possono farci morire attraverso colate piroclastiche, emisisoni di gas, cambiamenti climatici, tsunami, ceneri, colate di fango, nevi che si sciolgono, colate laviche, ecc. Naturalmente non tutti i vulcani sono pericolosi allo stesso modo. In Italia esistono numerosi vulcani, alcuni dei quali si possono considerare ormai estinti, altri che possono riattivarsi in qualsiasi momento (il Vesuvio) e altri ancora che danno eruzioni molto ripetutamente e attivamente (l’Etna in Sicilia).
La Terra, tuttavia, conserva le cicatrici delle massicce super-eruzioni che sono sempre accadute nella storia del nostro pianeta. Super-eruzioni rimaste scolpite nella storia in quanto portatrici di tanta morte e distruzione, nella speranza che ciò non accada mai più.
Vediamo quali sono queste super eruzioni vulcaniche che purtroppo, sono state disastrose per l’uomo.
1. Tambora, Indonesia 1815
L’eruzione vulcanica più distruttiva e potente dalla fine dell’ultima Era glaciale, si è verificata in Indonesia, nell’aprile del 1815 dal vulcano Tambora. Oltre 100 km3 di materiale, 150 miliardi di m3 di roccia, cenere e altri materiali furono espulsi dal vulcano indonesiano, circa 100 volte superiore a quella dell’eruzione del monte Sant’Elena del 1980. Un eruzione più grande anche della famosa eruzione del vulcano Krakatoa (anche questa descritta più avanti in questo articolo) del 1883.
Quell’eruzione esplosiva, creò disastri di proporzioni bibliche: 12.000 persone morirono subito e si calcola che ci furono almeno altre 80.000 vittime per fame e carestie che seguirono il disastro.
La fitta polvere rimase in atmosfera per moltissimo tempo, rendendola opaca, ed impedendo ai raggi solari di penetrare l’atmosfera per arrivare sul suolo terrestre. Questo ha comportato un notevole cambiamento climatico a livello planetario, con inverni freddissimi, estati mancanti, raccolti carenti ed un considerevole depauperamento di vaste aree del pianeta. L’anno successivo l’eruzione, il 1816, in tutto il mondo, verrà ricordato nella storia come “l’anno senza estate”.
Secondo la scala VEI (Volcanic Explosion Index) la presente eruzione viene classificata pari a 7 come super colossale e si trova al quarto posto degli eventi più distruttivi del nostro pianeta dalla sua nascita.
Numero di vittime provocate: 92.000
2. Krakatoa, Indonesia (1883)
Il vulcano Krakatoa (Krakatau in lingua originale) è un vulcano dell’isola indonesiana di Rakata, vicino le famose isole di Giava e Sumatra. Questo vulcano, da sempre, aveva abituato la gente del posto con le sue violente esplosioni. Ma la più furiosa e disastrosa di tutte si verificò nel 27 agosto del 1883, con una potenza equivalente a 200 megatoni (200 volte la bomba atomica sganciata su Hiroshima), distruggendo due terzi dell’isola e producendo il frastuono più forte mai udito sulla terra, un boato sentito persino a Perth, in Australia, a oltre 2.000 kilometri di distanza.
L’eruzione del 1883 fu tra le più dannose esplosioni vulcaniche nell’era moderna, classificata con VEI pari a 6 (seconda solo alla esplosione del Tambora). L’esplosione del vulcano non ha provocato direttamente vittime, ma ha provocato uno tsunami con onde alte 40 metri dove morirono più di 36.000 persone. L’esplosione fu cosi violenta che, le onde durto generate fecero ‘il giro del mondo’ per 7 volte.
Numero di vittime provocate: 36.000