I fondali oceanici stanno lentamente sprofondano

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I fondali oceanici stanno lentamente sprofondano

La colpa è (ancora) del riscaldamento globale: i ghiacciai si sciolgono, il livello dei mari aumenta… e il peso dell’acqua fa sprofondare i fondali oceanici.
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Lentamente e inesorabilmente i fondali degli oceani stanno sprofondando sotto il peso dell’acqua, che aumenta sempre di più con la fusione dei grandi ghiacciai terrestri. È questo il risultato di uno studio olandese pubblicato su Geophysical Research Letters: il fenomeno, che non era mai stato ipotizzato da studi teorici, porta a una inattesa e allarmante constatazione, in particolare sul fatto che i risultati e le previsioni sull’innalzamento dei livelli del mare (per effetto del riscaldamento globale) fino ad oggi eseguiti sono sbagliati per difetto.

Le piogge portate dall’Uragano Harvey hanno fatto abbassare il suolo del Texas di circa 2 milllimetri.

Uno studio ventennale. È risaputo che la litosfera terrestre, ossia l’involucro esterno della Terra, costituito dalla crosta e da una parte del mantello, sono caratterizzati per la struttura elastica, che si deforma se si aggiunge o si toglie peso.

È un fenomeno assodato, confermato da tante ricerche: l’ultima riguarda la deformazione che ha subito una parte del Texas sotto le pesanti piogge portate dall’uragano Harvey del 2017, quando la litosfera si è abbassata di circa 2 centimetri.

In alcune aree del pianeta, per esempio quelle artiche, l’abbassamento del fondale oceanico è stato di molto superiore alla media.

La nuova ricerca ha voluto verificare cosa succede alle masse d’acqua oceanica quando si aggiunge l’acqua di fusione dei ghiacciai. Lo studio è stato condotto misurando da un lato la variazione di massa che si è verificata sulla terraferma dal 1993 al 2014 in seguito alla sottrazione (fusione) dei ghiacci per via dell’aumento della temperatura terrestre, e dall’altro che cosa è invece successo negli oceani.

I risultati appaiono incontestabili: i bacini oceanici si sono abbassati di 0,1 millimetri l’anno, ossia circa 2 millimetri nel periodo considerato (1993-2014). In alcune aree del pianeta, come nell’Oceano Artico, l’abbassamento del fondale è stato molto superiore, anche di 20 millimetri.

La fusione dei grandi ghiacciai terrestri provoca sia l’innalzamento del livello dei mari, sia lo sprofondamento dei fondali oceanici.

I valori sembrano piccoli e insignificanti, ma non è così: innanzi tutto ha comportato una errata rilevazione dei dati da parte dei satelliti che studiano l’innalzamento marino (senza tenere conto dell’abbassamento dei fondali), con un errore dell’8% circa. Spiega Thomas Frederikse, del Department of Geoscience and Remote Sensing della Delft University of Technology (Olanda): «L’accuratezza delle stime sulle variazioni del livello del mare dovrà essere rivista, e in futuro migliorata se si terranno conto dei risultati di questa ricerca».

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