CoRoT-2b: un mondo alieno dove il vento soffia al contrario

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CoRoT-2b: un mondo alieno dove il vento soffia al contrario

Un pianeta grande e bollente, ruota intorno a stella a 930 anni luce da noi
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Le cose non vanno sempre per il verso giusto, anche fuori dal Sistema Solare. E’ il caso del pianeta CoRoT-2b, un mondo alieno gigante e bollente dove i venti soffiano al contrario rispetto alle previsioni degli astrofisici: lo dimostrano le osservazioni fatte con il telescopio Spitzer della Nasa da un gruppo di ricerca internazionale, che sulla rivista Nature Astronomy pubblica uno studio guidato dall’Università McGill e da quella canadese di Montreal.

Distante 930 anni luce dalla Terra, l’insolito pianeta gassoso ha dimensioni paragonabili a quelle di Giove ma, a differenza del gigante del Sistema Solare, ruota vicinissimo alla sua stella madre, completando un’orbita in meno di due giorni. Lo fa rivolgendole sempre la stessa ‘faccia’, che risulta essere più calda rispetto all’altra, dove è sempre notte.

In questo genere di pianeti, il punto più caldo è quello più vicino alla stella, al centro dell’emisfero esposto, ma in alcuni casi può risultare spostato verso Est per azione dei forti venti che soffiano all’equatore.

Nel caso di CoRoT-2b, invece, il punto più caldo si trova spostato a Ovest. “La natura ci ha tirato una palla a effetto: su questo pianeta il vento soffia al contrario”, ammette Nicolas Cowan, astronomo della McGill University. “Dal momento che le eccezioni solitamente confermano la regola, speriamo che studiare questo pianeta ci aiuti a capire meglio i pianeti gioviani caldi”.

Scoperto 10 anni fa, CoRoT-2b è noto anche per altre due anomalie: le sue dimensioni ‘gonfiate’ e lo strano spettro della luce emessa dalla sua superficie. “Entrambi i fattori ci suggeriscono che ci sia qualcosa di insolito nell’atmosfera”, sottolinea la prima autrice dello studio, Lisa Dang.

Qualche indizio in più potrebbe arrivare dal telescopio spaziale James Webb, il cui lancioè previsto nel 2019: “dotato di uno specchio con una capacità di raccolta della luce pari a 100 volte quella di Spitzer – aggiunge Dang – dovrebbe fornirci dati raffinati come mai fatto finora”.

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