Curiosity, il rover della NASA che sta esplorando Marte, è uno dei più grandi successi tecnologici dell’agenzia spaziale statunitense. Eppure anche questo gioiello della robotica ha i suoi problemi sui terreni accidentati, proprio come un qualunque fuoristrada.
Forature marziane. Come si vede in molte immagini inviate al controllo missione, il terreno accidentato e sassoso del Pianeta Rosso ha messo a dura prova gli speciali pneumatici del rover, che sono visibilmente usurati e in alcuni punti danneggiati.
Lo scorso giugno gli scienziati del Jet Propulsion Laboratory di Pasadena avevano aggiornato il software di Curiosity che gestisce il sistema di trazione, proprio con l’obiettivo di allungare la vita utile delle ruote.
Le ruote di Curiosity sono malconce: i tagli possono compromettere la missione di una macchina che, per altri versi, ha superato ogni aspettativa. | Nasa
A preoccupare gli ingegneri sono soprattutto i buchi comparsi nelle ruote perché potrebbero creare non pochi problemi se il rover dovesse finire nella sabbia.
Ecco perché gli esperti del Glenn Research Center della NASA stanno lavorando a ruote di nuova concezione con cui equipaggiare le prossime generazioni di rover e veicoli che verranno inviati nello Spazio. Da questi studi è nata una nuova ruota, chiamata superelastic, composta da centinaia di fili di acciaio intrecciati in una rete flessibile, in grado di sopportare carichi elevati e adattarsi al terreno, senza rompersi.
Come suggerisce il nome, infatti, la nuova struttura riesce a sopportare la deformazione meglio di qualsiasi altro sistema, oltre a essere immune dalle forature e a non avere una camera d’aria. Nemmeno le punte più acuminate o i profili più taglienti riescono a scalfirne la superficie.
Realizzato con una lega di nichel e titanio, questo speciale tubolare in maglia metallica può subire deformazioni fino al 30% in più rispetto a materiali convenzionali senza perdere la forma originale. La speciale lega di metallo ha la caratteristica unica che gli permette di riallineare la struttura atomica dopo la deformazione del materiale. E la particolare struttura della trama garantisce alla ruota un’ottima aderenza su tutte le superfici: dalla sabbia alla ghiaia e alla roccia.
Secondo i progettisiti l’eccezionale elasticità e resistenza di questa maglia metallica la rendono il materiale ideale con cui realizzare non solo ruote, ma anche scudi e protezioni contro i detriti spaziali da applicare a satelliti e veicoli interplanetari.
Gli studi e i test su superelastic non sono ancora terminati ed è probabile che questa futuristica ruota non troverà un’applicazione immediata sul prossimo rover in partenza per Marte. Gli ingegneri auspicano invece il suo impiego su di una nuova generazione di veicoli destinati allo spazio, e persino un suo adattamento per l’industria automobilistica “terrestre”, per migliorare la sicurezza dei veicoli sulle “nostre strade”.