5 DICEMBRE 1456: IL DEVASTANTE TERREMOTO Mw 7.2 CHE FECE 30MILA MORTI TRA CAMPANIA, MOLISE E ABRUZZO
0La notte del 5 dicembre 1456 una lunghissima scossa di terremoto causò distruzioni in un’area eccezionalmente ampia dell’Italia centro-meridionale
Il numero dei morti causato da questo grande evento non è ricavabile con precisione dalle fonti coeve, ma probabilmente non fu inferiore a 60.000.
La rete insediativa del Regno di Napoli colpita da questo disastro sismico era molto diversificata. I centri di pianura si basavano prevalentemente sulle attività agricole; quelli appenninici, a parte i castelli fortificati con funzioni militari, erano basati su una economia agro-pastorale, che sfruttava la transumanza verso i pascoli pugliesi.
Gli effetti
Le fonti ricordano, in effetti, che dopo la prima scossa, avvenuta nella notte del 5 dicembre 1456, circa alle ore 4 locali, repliche molto numerose si protrassero fino ai primi mesi del 1457. Tuttavia, soltanto la scossa del 30 dicembre 1456 delle ore 9:20 locali circa, è descritta di violenza confrontabile con quella del 5 dicembre, e tale da avere causato ulteriori danni gravi.
La risposta del governo
Anche gli interventi papali furono molti limitati, indirizzati soprattutto a incoraggiare l’opera di ricostruzione di edifici ecclesiastici con la cessione di indulgenze, come per la ricostruzione della chiesa di Calvi, presso Capua e di San Bartolomeo a Benevento. Altri provvedimenti isolati si rilevano dalla lettera per indulgenze concessa a due laici di Melfi che avevano restaurato un ponte e una bolla di Pio II per la ricostruzione delle mura di Benevento.
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