Non c’è più alcun luogo del pianeta libero dai rifiuti umani: trovata plastica anche nello stomaco degli animali nella Fossa delle Marianne!
Gli animali che vivono nelle profondità oceaniche mangiano plastica: non c’è più alcun luogo del pianeta libero dai rifiuti umani.
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Nello stomaco di alcuni crostacei portati in superficie sono state trovate fibre di nylon, polietilene e polivinile, e anche fibre ottenute da cellulosa, come rayon e lyocell.
Una fibra di plastica estratta dallo stomaco di un organismo della Fossa delle Marianne. | BBC
Spiega Alan Jamieson, coordinatore delle operazioni, che «i risultati sono stati immediati e sorprendenti: lo studio dimostra che microfibre artificiali sono giunte in un ecosistema popolato da specie che ancora oggi conosciamo poco e di cui abbiamo dati molto limitati su come erano prima della contaminazione. A questo punto», sottolinea il ricercatore, «è quasi certo che non esistano ecosistemi marini che non siano stati in qualche modo contaminati e influenzati da detriti di origine antropica», ossia prodotti dalle attività umane.
Lo studio non si limita alla Fossa delle Marianne: analoghi risultati vengono dalle aree più profonde di tutto il Pacifico, dal Giappone al Perù, fino a Vanuatu (le ex Nuove Ebridi, Pacifico del sud). Gli esemplari catturati arrivano da profondità che vanno da 6.000 metri fino ai 10.890 metri delle Marianne.
Un appello provocatorio: il Great Pacific Garbage Patch, l’isola di plastica del Pacifico, diventi uno Stato sovrano, con questa bandiera. | Mario Kerkstra/Plastic Oceans/LadBible