10 NOVEMBRE 1918, UN FORTE TERREMOTO DI Mw 5.8 COLPISCE L’APPENNINO ROMAGNOLO

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10 NOVEMBRE 1918, UN FORTE TERREMOTO DI Mw 5.8 COLPISCE L’APPENNINO ROMAGNOLO

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Meno di un anno dopo il terremoto del 2 dicembre 1917, una nuova forte scossa colpì l’Appennino forlivese, provocando danni notevoli a diverse località tra la Romagna e la Toscana e in particolare nell’alta Valle del Bidente a Santa Sofia e San Piero in Bagno e in numerosi piccoli insediamenti dei dintorni.

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Danni si ebbero anche a Modigliana, Bagno di Romagna, Galeata, Civitella, Predappio e Verghereto e, più leggeri, fino a Cesena e Faenza. L’evento fu avvertito sensibilmente in tutta la Romagna, nell’aretino e nel pesarese.

“Il periodo s’è iniziato bruscamente al pomeriggio del 10 novembre, con una scossa che riuscì rovinosa a Santa Sofia, Galeata, Mortano e Bagno di Romagna: in questi paesi si può dire che quasi tutte le case, anche le più solide, si resero inabitabili, esternamente a prima vista non sembra che abbiano molto sofferto, ma internamente è andato tutto in rovina […].

[A. Cavasino, I terremoti d’Italia nel trentacinquennio 1899-1933, Roma 1935]

Fonte: edurisk.it

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