Trovati un misterioso disco e arti di bronzo nel relitto di Anticitera (VIDEO)
Una nuova spedizione tra i resti della nave greca famosa per la scoperta del celebre “meccanismo” ha riportato alla luce importanti reperti, compreso uno di difficile interpretazione
di Sarah Gibbens
www.nationalgeographic.it
Arti di bronzo, il coperchio di un sarcofago, pezzi di statue di marmo e un misterioso disco di bronzo sono tra i reperti rinvenuti durante una spedizione di archeologia subacquea in uno dei più antichi e famosi relitti conosciuti.
La Divisione delle Antichità sottomarine della Grecia – un’agenzia governativa che dipende dal ministero dell’Archeologia – ha annunciato la scoperta mercoledì scorso al termine di ricognizioni effettuate tra il 4 e il 20 settembre.
Situato appena al largo dell’isola greca di Anticitera, a una profondità di 55 metri, il cosiddetto relitto di Anticitera ci consente di dare uno sguardo dal di dentro alla cultura romana nella sua fase di massimo splendore.
“Gli archeologi marini hanno trovato un grande tesoro di statue di marmo, di bronzo e altri oggetti”, ha detto la co-leader della spedizione Aggeliki Simossi.
Come Simossi ricostruisce, nel primo secolo avanti Cristo le navi mercantili in partenza dalla Grecia facevano rotta su Roma dove i membri più facoltosi della società decoravano le loro ville con pezzi di arte greca. Piuttosto grossa per la sua epoca, la nave di Anticitera misurava 40 metri ed era carica di manufatti quando è salpata alla volta dell’Italia.
Un video girato durante la spedizione mostra gli archeologi che tirano via dal fondale un frammento del braccio di una scultura che va dal gomito alle dita. La postura delle mani di alcune statute, con le dita che sembrano indicare verso l’alto e verso fuori, sembra indicare che raffigurassero dei filosofi.
Ma il ritrovamento più interessante sembra quello di un piccolo disco di bronzo decorato con l’immagine di un toro, con quattro placchette forate ai lati. “Non è chiaro a cosa servisse questo disco”, ha spiegato Simossi. “Forse è la decorazione di un mobile o forse un sigillo, oppure uno strumento, ma è troppo presto per dirlo”, ha aggiunto.
Ricorda anche il frammento principale del meccanismo di Anticitera, un piccolo disco di bronzo che misura i movimenti celesti con impressionante accuratezza. Questo reperto fu trovato tra i resti della nave nel 2006. Uno strumento talmente affidabile che viene spesso definito come “l’antenato del computer”.
La squadra di archeologi, guidata da Simossi e da Brendan Foley dell’università svedese di Lund, prima di tornare a fare nuovi scavi subacquei nel maggio del 2018 continuerà a studiare il “bottino” raccolto quest’anno.
Secondo Simossi questa volta la spedizione è riuscita a recuperare più materiale che in passato dal relitto scoperto casualmente nel 1900 da due cacciatori di spugne che videro spuntare dal fondale delle braccia di statue.
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