Scoperta a Torino una proteina per combattere il tumore al seno
I risultati della ricerca permetteranno di migliorare la risposta alle terapie
di Alessandro Mondo
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Una scoperta fatta a Torino, che permette di migliorare la risposta alle terapie contro il tumore al seno: un killer implacabile, che ogni anno colpisce una donna sun otto nel nostro Paese.
La speranza è rappresentata da una proteina: PI3K-C2a. La scoperta, effettuata presso il Centro di Biotecnologie Molecolari dell’Università di Torino dal gruppo di ricerca del professor Emilio Hirsch, è stata appena pubblicata sulla prestigiosa rivista scientifica internazionale «Cancer Cell».
IN PIEMONTE E IN ITALIA
Ogni anno in Italia vengono diagnosticati circa 48 mila nuovi casi di tumore del seno: causa la morte di un migliaio di donne l’anno solo in Piemonte. Tra i farmaci più utilizzati per la cura di questo tumore ci sono i tassani, molecole che – come suggerisce il nome – derivano dalle foglie dell’albero del tasso.
Ora: nell’era della medicina di precisione è di primaria importanza avere marcatori che possano aiutare nella scelta dell’agente chemioterapico più efficace per ogni paziente. Lo studio ha permesso di identificare un nuovo marcatore, PI3K-C2a, che permetterà di selezionare in maniera più accurata le pazienti a cui verranno somministrati i tassani: il gruppo del professor Hirsch ha infatti dimostrato che la diminuzione di questa proteina nelle donne affette da tumore al seno aumenta la sensibilità a farmaci chemioterapici mirati alla cura dello stesso tumore. È il caso, per l’appunto, dei tassani.
LE PROSPETTIVE
Lo studio, finanziato prevalentemente dall’AIRC (Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro), e stato condotto dai ricercatori Federico Gulluni, Miriam Martini e Maria Chiara De Santis: la scoperta del ruolo della proteina PI3K-C2a permetterà di massimizzare l’efficacia delle attuali possibilità terapeutiche, riducendo gli effetti collaterali e migliorando la qualità di vita delle donne con tumore al seno.