Nella notte tra sabato 28 e domenica 29 e più precisamente alle ore 03 di domenica 29, ritornerà l’ora solare con gli orologi che dovranno essere messi indietro di un’ora, rispetto all’ora legale in vigore fino ad oggi.
Il che comporta, per tutta la durata dell’ora solare, che ci alzeremo dal letto un’ora dopo rispetto al periodo estivo (limitatamente alla notte del 30 dormiremo quindi un’ora in più) e andremo a dormire alla sera un’ora più tardi del solito.
Ma l’orologio interno che comanda le nostre funzioni vitali (l’addormentamento e il risveglio, l’aumento e la diminuzione della temperatura corporea e della pressione sanguigna, l’attività ritmica del cuore e degli altri organi), ignora tutti questi mutamenti artificiosi introdotti dall’uomo.
Infatti il nostro orologio biologico si regola soprattutto sulla base dell’alternarsi dei periodi di luce e di buio scanditi e/o sul ritmo della pressione atmosferica che in 24 ore ha due massimi (intorno alle ore alle 10.00 e alle 22.00) e due minimi (intorno alle ore alle 03.00 e alle 15.00).
Ma, per quanto preciso, l’orologio biologico, quello che regola i ritmi di circa 24 ore (circa diem) delle nostre funzioni vitali (Figura di copertina), non è abbastanza veloce negli aggiustamenti.
Così, se ci vuole un attimo per adeguarsi all’ora solare o ad un nuovo fuso orario, spostando semplicemente le lancette dei nostri orologi meccanici, all’organismo serve invece qualche giorno per “riprogrammare” tutte le sveglie, l’ora dei pasti, quella del sonno, quella della resa fisica e intellettuale.
Anche se il passaggio all’ora solare fa contenti per qualche giorno i dormiglioni, in realtà il cambio di 1 ora ha gli stessi effetti sulla salute del jet lag (cambiamento di fuso orario). Infatti il passaggio dall’ora legale all’ora solare, almeno per i primi giorni, è equivale al cambio di 1 fuso orario.
E’ normale quindi che i ritmi del sonno, dell’appetito e delle capacità psicofisiche vengano temporaneamente sconvolti.
Nella maggior parte delle persone i fastidi sono di breve durata e di lieve entità mentre altre, fanno più fatica a sincronizzare il proprio orologio interno.
Il cambio orario può produrre effetti negativi sulla salute, come insonnia, emicrania, cambio dell’umore e stress. A risentire maggiormente degli effetti dell’ora solare sono gli anziani, gli ansiosi, i depressi, i bambini e coloro che soffrono d’insonnia. Soprattutto coloro che sono legati ad abitudini e orari precisi dei pasti e del sonno, come appunto anziani e bambini, rischiano di vivere male il cambio dell’ora legale.
Un unico consiglio: per una settimana, anticipare di mezz’ora, rispetto al nuovo orario, l’ora dei pasti e del riposo notturno.