Ma l’Isola delle Femmine, in Sicilia, è davvero in vendita sul web?

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Ma l’Isola delle Femmine, in Sicilia, è davvero in vendita sul web?

Scritto da Dominella Trunfio
www.greenme.it

Isola delle Femmine in vendita? E’ ancora tutto da vedere. L’isolotto nelle immediate vicinanze di Palermo è in vendita alla cifra di 3,5 milioni di euro. Quattro fratelli di una famiglia nobiliare discendenti di Rosolino Pilo si dichiarano proprietari, ma il sindaco non è d’accordo.

E’ quasi un piccolo giallo quello che ruota attorno all’Isola delle Femmine in vendita sul sito dell’agenzia immobiliare Romolini di Arezzo. Quattro fratelli si dichiarano proprietari dell’isolotto di 15 ettari fin dal 1600 e assicurano di avere i documenti pronti a dimostrarlo.

Di altro parere è il sindaco convinto che la vendita sia solo una provocazione, perché sull’isolotto c’è un vincolo assoluto, per cui chi la comprerà potrà soltanto guardarla.

Si legge nell’annuncio:

“A breve distanza dalla costa della Sicilia (300 m) in uno dei mari più belli d’Italia, quest’isola di 15 ettari è perfetta per chi è alla ricerca di un luogo in cui vivere in tutta tranquillità. I resti della vecchia torre di guardia (494 mq) torreggiano sull’isola e potrebbero costituire il punto di partenza di un’abitazione o di un potenziale centro turistico. Completa l’isola una piccola cala sabbiosa ideale sia come spiaggia che come punto di attracco per le navi”.

Che sia uno scenario magnifico non vi è alcun dubbio, tant’è che più volte è stato set cinematografico e di alcuni sceneggiati tv e infatti, gli acquirenti sono già tantissimi, visto che l’annuncio ha fatto in poco tempo il giro del web.

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Gli esperti del settore assicurano che il prezzo non sia neanche esagerato per un’isola siciliana a completa disposizione. Ma la vendita ha scatenato le polemiche e l’ira del primo cittadino Stefano Bologna che controbatte il fatto che l’Isola delle Femmine è una riserva naturale integrale per decreto della Regione Sicilia, nonché area marina protetta affidata fin dal 1998 in gestione alla Lipu, la Lega italiana protezione uccelli: anche ipotizzando un passaggio di proprietà, l’unico uso che se ne potrebbe fare è di riserva integrale ambientale.

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A quanto pare, dunque, si può comprare ma non toccare, perché qualsiasi lavoro di ristrutturazione potrebbe essere sottoposto a vincolo paesaggistico. Tutto il territorio è incorniciato dalla macchia mediterranea e intorno all’isola ruota anche una leggenda.

“Leggenda vuole che un tempo tredici ragazze turche, colpevoli di crimini molto gravi, furono caricate dai parenti su una nave poi lasciata alla deriva. Una tempesta scagliò la nave su un piccolo isolotto, dove le ragazze vissero per sette lunghi anni in solitudine. Quando le famiglie, pentitesi del loro gesto, ritrovarono le figlie, decisero di non tornare in patria ma di fondare un piccolo paese di fronte all’isola, chiamandolo Capaci (Cca-paci, ovvero qui la pace). L’isola di fronte fu rinominata Isola delle Femmine”, si legge sul sito dell’annuncio.

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Sull’isola sono presenti dei resti di epoca romana, probabilmente risalenti al periodo successivo la seconda guerra punica, sotto forma di vasche in pietra e calcestruzzo, la Torre, la principale attrazione è stata costruita nel XVI secolo come parte di un progetto di difesa della Sicilia contro gli attacchi delle navi barbaresche per mano dell’architetto fiorentino Camillo Camilliani.

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“La torre è attualmente in stato molto degradato, anche a seguito dei pesanti danni riportati durante lo sbarco anglo-americano in Sicilia nell’ambito dell’Operazione Husky nel 1943. Dopo il conflitto, la torre non è mai stata sottoposta a restauro e l’incuria ha contribuito all’ulteriore degrado della torre”, si legge ancora.

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Ma attenzione, l’edificio è ricostruibile rispettando la cubatura originale. Insomma vincoli su vincoli, ne vale la pena?

Dominella Trunfio

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