Krubera: è in Georgia l’abisso più profondo del pianeta, l’Everest delle caverne
Sei torri Eiffel impilate una sopra l’altra. E’ questa la grandezza impressionante di Krubera, la grotta più profonda conosciuta al mondo. Con i suoi 2.197 metri di profondità, viene considerata l’Everest delle caverne.
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Siamo nel cuore del massiccio Arabika, in Georgia. E la Krubera è stata scoperta nel 1960 da una nutrita schiera di esploratori e scienziati che hanno tentato di scendere sempre più in profondità, stabilendo ogni volta un nuovo record.
Nel 2001 la grotta è diventata ufficialmente la più lunga che l’uomo conosca, con una profondità esplorata di 1.710 metri. Ma negli anni l’esplorazione è proseguita e il primo a «toccare il fondo» è stato nel 2012 il tuffatore ucraino Gennadiy Samokhin, che ha raggiunto la profondità estrema di -2.197 metri avventurandosi in una zona completamente sommersa d’acqua e aggiudicandosi il «Cave diving depth world record».
Una impresa non da tutti, che permette di toccare con mano il cuore della terra. Per giungere alla profondità di -2.197 metri è necessario superare tre sifoni allagati, attraverso degli antri così stretti che bisogna togliersi da dosso le bombole d’ossigeno. Ma chi c’è stato, ha descritto l’esperienza come qualcosa di unico e primordiale. Una meraviglia incontaminata in cui ci si sente davvero in contatto con il pianeta.
Poi, sulle pareti della grotta scorre acqua che, oltre ad aumentare il livello di difficoltà della discesa, alimenta un fiume sotterraneo, cuore di uno degli ecosistemi più profondi della terra, dov’è stato scoperto il Plutomurus Ortobalaganensis, un insetto senza occhi e privo di ali che si è adattato a quelle condizioni estreme.