Ecco come uccide il Dieselgate: 10.000 morti all’anno in Europa, 2.810 in Italia

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Ecco come uccide il Dieselgate: 10.000 morti all’anno in Europa, 2.810 in Italia

Con emissioni reali dei diesel come la benzina, 3/4 di morti premature in meno, 1.920 solo in Italia
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Lo studio “Impact of excess NOx emissions from diesel cars on air quality, public health and eutrophication in Europe”, pubblicato oggi su Environmental Research Letters  da un team di ricercatori del Meteorologisk institutt norvegese, dell’International institute for applied systems analysis (Iiasa) e della Chalmers Tekniska Högskola svedese,  parte dalla constatazione che dalla fine degli anni ’90 la percentuale delle auto diesel circolanti nell’Unione europea è salita a circa il 50%, con importanti differenze tra i vari Paesi. Lo studio evidenzia che «In Europa esistono più di 100 milioni di automobili diesel, in doppio rispetto al resto del mondo. Le loro emissioni di NOx su strada sono tuttavia 4-7 volte più elevate rispetto ai test di certificazione ufficiali. I comandi moderni dei motori sono stati ottimizzati dai produttori per i test specifici di laboratorio, ma nella guida reale sono meno performanti». Il nuovo studio calcola le morti premature delle quli sono responsabili queste emissioni di NOx in eccesso in tutti i Paesi europei e ne viene fuori un nuovo triste primato italiano .

I Paesi con il maggior numero di morti premature attribuibili al particolato fine emesso da autol, furgoni e veicoli commerciali leggeri  diesel sono l’Italia (2.810 nel 2013), la Germania (2.070) e la Francia (1.430).  Secondo i ricercatori, «Questo è dovuto alle loro grandi popolazioni e ad una quota elevata di automobili diesel. Tuttavia, il rischio pro capite è quasi il doppio in Italia che in Francia».

I ricercatori spiegano che « Circa 425.000 decessi prematuri ogni anno sono associati agli attuali livelli di inquinamento atmosferico nell’Ue  28, Norvegia e Svizzera. Più del 90% di queste morti premature sono causate da malattie respiratorie e cardiovascolari legate all’esposizione a particolato fine. Il NOx è un precursore chiave di questo particolato fine».  Il nuovo studio stima che «Annualmente, circa 10.000 morti premature possano essere attribuite alle emissioni di NOx di automobili diesel, furgoni e veicoli commerciali leggeri. Circa la metà – circa 5.000 morti premature annue  – sono dovute alle emissioni di NOx che sono molto più alte dei valori limite nella guida nel mondo reale. Le automobili a benzina hanno emissioni molto più basse». Un o degli autori dello studio, Jens Borken-Kleefeld  dell’Iiasa, spiega che «Se le emissioni delle automobili diesel fossero basse come le emissioni di quelle a benzina, tre quarti, o circa 7.500, morti premature potrebbero essere state evitate» e 1.920 solo in Italia.

Per Jan Eiof Jonson  del Meteorologisk institutt  «Ciò rispecchia la situazione davvero preoccupante dell’inquinamento, soprattutto nell’Italia settentrionale altamente popolata. I rischi più bassi sono in Norvegia, Finlandia e Cipro dove i rischi sono almeno quattordici volte inferiori alla media dell’Ue a 28+.altri».

I ricercatori fanno presente che questo non è il primo calcolo degli impatti sulla salute per l’Europa. In particolare, lo studio “Impacts and mitigation of excess diesel-related NOx emissions in 11 major vehicle markets” pubblicato su Nature nel giugno 2016 da un team internazionale di ricerca, indicava in circa 7.000 le morti premature a causa dell’eccesso di NOx da Light Duty Diesel Vehicle Lldv), dati che sono stati discussi e segnalati ampiamente, ma che si sono meno concentrati sulla situazione europea.

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