Survival, genocidio in Amazzonia: i cercatori d’oro massacrano gli indios incontattati
Lo dimostrano le foto del Funai. Il governo contro gli indios. Tutte le tribù incontattate rischiano la catastrofe se le loro terre non saranno protette
www.greenreport.it
Delle foto di case comunitarie degli Indiani incontattati bruciate, avvistate nel dicembre del 2016 e pubblicate dalla Fundação Nacional do Índi0 (Funai) del Brasile, potrebbero essere la prova di un altro massacro avvenuto nella Frontiera Incontattata dell’Amazzonia.
Survival oggi informa che «I pubblici ministeri in Brasile hanno aperto un’inchiesta dopo le denunce del massacro di “più di dieci” membri di una tribù incontattata commesso da alcuni cercatori d’oro vicino a un remoto fiume amazzonico. Se i fatti saranno confermati, questo significa che fino a un quinto dell’intera tribù è stato annientato. Due cercatori d’oro sono stati arrestati. Gli omicidi sarebbero avvenuti il mese scorso lungo il Fiume Jandiatuba nel Brasile occidentale, ma la notizia è emersa soltanto dopo che i cercatori d’oro hanno iniziato a vantarsi degli assassinii, e a mostrare i loro “trofei” nella città più vicina».
Gli agenti del Funai, l’agenzia statale per gli affari indigeni del Brasile, hanno confermato i dettagli dell’attacco a Survival International che sottolinea: «Si crede che tra le vittime vi fossero anche donne e bambini. Il FUNAI e l’ufficio del pubblico ministero stanno indagando sull’accaduto. L’area è conosciuta come la Frontiera Incontattata, poiché ospita più tribù incontattate di qualsiasi altro luogo al mondo».
Survival e le organizzazioni indigene brasiliane denunciano da tempo che «Molte delle squadre governative che prima proteggevano i territori degli indigeni incontattati, hanno di recente subito tagli finanziari da parte del governo brasiliano, e hanno dovuto chiudere. Il governo del presidente Temer è fortemente anti-Indiano, e ha legami stretti con la potente e anti-indigena lobby agroalimentare del paese». Secondo Survival Internationl, «Anche i territori di due altre tribù incontattate vulnerabili – i Kawahiva e i Piripkura – sarebbero stati invasi. Entrambe le tribù sono circondate da centinaia di allevatori e invasori di terra».
L’ONG che protegge i popoli indigeni sottolinea che «Le tribù incontattate sono i popoli più vulnerabili del pianeta. Tuttavia, quando i loro diritti sono rispettati, continuano a prosperare. Tutte le tribù incontattate rischiano la catastrofe se le loro terre non saranno protette. Survival sta facendo tutto il possibile per rendere le loro terre sicure, e per dare loro la possibilità di determinare autonomamente il proprio futuro».
Il direttore generale di Survival International, Stephen Corry, accusa direttamente l’esecutivo di centrodestra brasiliano nato da un golpe istituzionale: «Se queste denunce saranno confermate, il presidente Temer e il suo governo avranno la pesante responsabilità di questo attacco genocida. I tagli ai finanziamenti del Funai hanno lasciato decine di tribù incontattate indifese contro migliaia di invasori – cercatori d’oro, allevatori e taglialegna – che vogliono disperatamente rubare e saccheggiare le loro terre. Tutte queste tribù avrebbero dovuto avere le loro terre adeguatamente riconosciute e protette da anni – l’evidente appoggio del governo nei confronti di coloro che vogliono invadere i territori indigeni è del tutto vergognoso, e sta facendo arretrare i diritti indigeni in Brasile di decenni».