Risolto il mistero del più terribile evento di riscaldamento globale della storia

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Risolto il mistero del più terribile evento di riscaldamento globale della storia

Di Robin Andrews
Tratto da www.iflscience.com

Redazione Blue Planet Heart

Circa 56 milioni di anni fa, si è verificato un periodo inconfondibilmente caldo che sembra apparso dal nulla. Il clima è cambiato rapidamente in soli 500.000 anni, un lampo a livello geologico, con temperature che sono aumentate di 8°C in tutto il pianeta, innescando estinzioni a larga scala in diverse zone e rovesciando intere gerarchie degli ecosistemi.

Anche se il segnale del cambiamento climatico è chiaro per il periodo preso in esame, non era affatto chiaro cosa in realtà lo abbia innescato. Ora, secondo un nuovo studio sulla nature, si sarebbe finalmente trovato il colpevole: una supereruzione vulcanica

Un team internazionale di ricercatori dell’Università di Southampton ha deciso di dare un’occhiata al cosiddetto Massimale Termico del Paleocene-Eocene (PETM). Erano ben consapevoli che un grande rilascio di anidride carbonica era avvenuto in quel periodo, ma da dove proveniva?

Le sorgenti di carbonio lasciano una firma. Ad esempio, il carbonio-12 è la variante primaria (isotopica) di quel elemento intrappolato nei combustibili fossili che bruciamo. Tracciare questo isotopo è una delle impronte digitali primarie che indica la ragione per cui c’è tanta anidride carbonica nell’atmosfera.

In questo caso la squadra ha deciso di analizzare la geochimica dei resti di piccole creature marine noti come foraminifere. Le loro conchiglie sono normalmente formate da carbonato di calcio e il carbonio all’interno di esse può essere utilizzato dai ricercatori per vedere quale tipo di sostanze chimiche e carbonio sono state rilasciate nei mari del mondo 56 milioni di anni fa.

Alcuni splendidi foraminiferi dell’isola di Hatoma, in Giappone. Psammophile / Wikimedia Commons ; CC BY-SA 3.0


Combinando i loro dati con un modello climatico all’avanguardia, la squadra ha calcolato non solo quanto carbonio era presente durante il PETM, ma anche da dove proveniva.
Il saldo finale era di 30 volte la quantità liberata da tutti i combustibili fossili con cui l’umanità ha combattuto fino ad oggi, e solo un evento che si sarebbe verificato all’epoca poteva spiegare una tale enorme quantità.

A quel tempo, la Groenlandia si stava separando dall’Europa e l’Oceano Atlantico del Nord stava prendendo forma. Quando si verifica questo tipo di rottura continentale, si hanno grandi risalite di materiale dal mantello presso la zona centrale del rift. Ciò provoca un alto grado di fusione, che genera profondo vulcanismo.

Il PETM, quindi, è stato quasi certamente causato da questa gigantesca zona di fusione, che ha generato una supereruzione vulcanica così forte, da cambiare il volto della Terra, in meglio o in peggio.

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