Lo zero? veniva usato più anticamente di quanto si credesse! (VIDEO)

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Lo zero? veniva usato più anticamente di quanto si credesse! (VIDEO)

La datazione con il radiocarbonio eseguita sul manoscritto di Bakshali ha permesso di retrodatare di circa 500 anni il primo utilizzo del simbolo che ha rivoluzionato la matematica
di Sarah Gibbens
www.nationalgeographic.it

Uno dei maggiori successi matematici  nella storia dell’umanità ha a che fare con l’origine del “niente”, o dello zero per essere più precisi.

I ricercatori della Bodleian Library dell’università di Oxford hanno sottoposto alla datazione con il carbonio un antico testo indiano conosciuto come il manoscritto di Bakshali. Hanno scoperto che alcune pagine del manoscritto risalgono al terzo o quarto secolo, sono più vecchie quindi di 500 anni rispetto a quanto si ritenesse precedentemente. Ciò spinge all’indietro l’origine di ciò che divenne infine il simbolo dello zero – 0 – che usiamo tutt’oggi.

Il manoscritto mostra una serie di cifre in Sanscrito. Al loro interno lo zero viene rappresentato con un piccolo punto.

“Questo zero in India è il seme da cui il concetto di zero come numero vero e proprio rappresentato dallo stesso punto o cerchio emergerà alcuni secoli più tardi, qualcosa che molti ritengono uno dei grandi momenti nella storia della matematica”, spiega il ricercatore che ha coordinato lo studio, Marcus du Sautoy.

Questo concetto di zero si è diffuso dalla antica Mesopotamia all’India e infine alla China, osserva Kaplan. In maniera indipendente gli antichi Maya usavano dei simboli per rappresentare lo zero: dei disegni di gusci di tartaruga.

Il primo utilizzo documentato dello zero ci arriva dall’astronomo e matematico Brahmagupta, dice Sautoy.

Peri matematici e gli storici come du Sautoy il manoscritto rappresenta uno degli indizi più importanti per capire un concetto matematico che nel corso dei secoli successivi avrebbe permesso lo sviluppo del calcolo e della fisica.

Per capire le origini dello zero e il dibattito che le circonda è importante capire innanzitutto la distinzione tra ciò a cui gli storici della matematica si riferiscono come “simbolo dello zero” e ciò a cui si riferiscono come zero in quanto numero.

Simboli dello zero o i loro equivalenti sono stati daocumentati per migliaia di anni. I Sumeri in Mesopotamia furono i primi a rappresentare questo concetto cinquemila anni fa, ha scritto su Scientific American Robert Kaplan, professore di matematica ad Harvard.

“Il testo di Brahmagupta, il Brahmasphutasiddhanta, scritto nel 628 dopo Cristo, è il primo testo a parlare dello zero come di un numero vero e proprio e a includere una discussione sullo zero aritmetico, compresa la pericolosa operazione di dividere per zero”, aggiunge.

Gli storici ipotizzano che lo zero sia poi stato diffuso dai commercianti arabi che percorrevano la Via della Seta, permettendo lo sviluppo di una scuola di pensiero matematico più evoluto.

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