Cambiamenti climatici: le zanzare che trasmettono virus mortali alla conquista delle latitudini settentrionali

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Cambiamenti climatici: le zanzare che trasmettono virus mortali alla conquista delle latitudini settentrionali

Aedes aegypti e albopictus possono riprodursi nel 75% degli Usa
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Secondo lo studioModeling the Environmental Suitability for Aedes (Stegomyia) aegypti and Aedes (Stegomyia) albopictus (Diptera: Culicidae) in the Contiguous United States” pubblicato sul Public Journal of Entomology da un team di ricercatori statunitensi della Division of vector-borne diseases dei Centers for Disease Control and Prevention (Cdc) e del National center for atmospheric research, fino al 75% degli Stati Uniti contigui (tutti gli Usa escluse Alaska e Hawaii) possono offrire condizioni idonee per diverse specie di zanzare che diffondono malattie.

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Lo studio ha scoperto che «il 71% delle contee nei 48 Sstati contigui è adatto per la specie Aedes aegypti e il 75%  potrebbe ospitare la specie Aedes albopictus». Questo per i ricercatori significa che, in particolare,  virus come la dengue, la chikungunya e la Zika rappresentano «una crescente minaccia per la salute pubblica in alcune aree degli Stati Uniti dove si sono stabilite».

La Cdc ha realizzato le mappe che pubblichiamo che mostrano la “stima migliore” dei potenziali reali dove, se introdotte, potrebbero sopravvivere e riprodursi le zanzare Ae. aegypti e Ae.  Albopictus. Rebecca Eisen, una biologa del Cdc sottolinea che «Le mappe non mostrano dove sono attualmente le zanzare e dove c’è un rischio di trasmissione. In altre parole, queste mappe mostrano aree in cui il Cdc prevede  che le Aedes aegypti e le zanzare albopictus potrebbero sopravvivere e riprodursi se introdotte in un’area nei mesi in cui le zanzare sono localmente attive».

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Uno studio che mostra come la causa del riscaldamento globale, come dimostrano i recenti casi di chikungunya e malaria in Italia, interessi anche il nostro Paese e l’intera Europa meridionale: «La temperatura è un fattore chiave – spiegano i ricercatori statunitensi – Se ci fosse solo un giorno in inverno in media in cui la temperatura supera i 50 gradi Fahrenheit (10° Centigradi), le probabilità che l’area sia adatta per le zanzare aumenta. Le zone a temperature costanti, tuttavia, riducono le probabilità che le uova degli insetti sopravvivano durante l’inverno, in particolare per l’aegypti. Le piogge hanno un’influenza notevole sull’albopictus, perché si basa più che l’aegypti sui corsi d’acqua alimentati da acqua piovana».

Le mappe del Cdc aiuteranno il personale della sanità pubblica Usa a monitorare la possibile presenza delle  zanzare. La Eisen spiega ancora: «Gli sforzi di sorveglianza possono essere concentrati nelle contee dove Aedes aegypti e albopictus potrebbero sopravvivere e riprodursi se introdotte in un’rea nei mesi in cui le zanzare sono localmente attive o dove almeno sopravvivono  nei mesi estivi se vengono introdotte».

Il Csc  suggerisce agli statunitensi a rischio alcuni comportamenti per evitare di essere punti dalle zanzare che trasmettono malattie: Indossare camicie con le maniche e pantaloni lunghi; Restare in posti con l’aria condizionata o con zanzariere alle finestre e alle porte; Utilizzare i repellenti per gli insetti approvati dall’ Environmental protection agency, trattando gli abiti con un insetticida, la permetrina.

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