Autismo: sviluppato in Italia un rivoluzionario test del sangue per la diagnosi precoce!

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Autismo: sviluppato in Italia un rivoluzionario test del sangue per la diagnosi precoce!

In Italia è stato sviluppato un test del sangue che diagnostica precocemente l’autismo e che permette di intervenire a livello nutrizionale sul disturbo. Ecco come funziona.
di Zeina Ayache
scienze.fanpage.it

È italiano il nuovo e rivoluzionario test del sangue che permette la diagnosi precoce dell’autismo aiutando bambini e genitori ad affrontare il disturbo. A darci questa notizia è il Consiglio nazionale delle ricerche di Bologna che sulla rivista Scientific Reports ha pubblicato lo studio intitolato “High predictive values of RBC membrane-based diagnostics by biophotonics in an integrated approach for Autism Spectrum Disorders” attraverso il quale i ricercatori ci spiegano il funzionamento di questo importante strumento di diagnosi.

Il test italiano utilizza la biofotonica analizzando 20-30 gocce di sangue all’interno delle quali si osserva lo stato di equilibrio della membrana cellulare legato alla nutrizione. Studi passati hanno infatti dimostrato che nei bambini autistici, l’acido grasso Dha è un elemento chiave carente che è quindi associabile alla presenza del disturbo. Integrarlo, eliminando i grassi saturi dalla dieta (meno di 8 grammi al giorno), aiuta l’equibrio della membrana e, di conseguenza, la salute del tessuto neuronale.

Carla Ferreri, autrice dello studio, spiega ad AdnKronos Salute che una grande novità legata a questa tipologia di test, che unisce la metodica biofonica a quella lipodomica, riguarda l’utilizzo delle membrane dei globuli rossi, “cellule ‘reporter’ dello stato dei vari tessuti, come quello nervoso, non raggiungibile in un essere vivente”. Fino ad oggi infatti, prosegue l’autrice, “non erano disponibili metodi rapidi e semplici per capire da una cellula se il soggetto possedesse il corretto equilibrio nutrizionale-funzionale. Il globulo rosso può essere una cellula segnalatrice di squilibrio, e la precisione raggiunta dai due esami consente di valutare e diagnosticare la differenza tra una cellula malata e una sana”.

Prospettive per il futuro. Poter diagnosticare precocemente l’autismo, quindi senza aspettare l’esame clinico del comportamento, è fondamentale per poter intervenire anche a livello nutrizionale. Questo rappresenta un’importante fonte d’aiuto per tutte le famiglia che affrontano questo disturbo.

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