82 anni fa il pazzesco uragano del “Labor Day”!

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Uno degli uragani più intensi che abbiano mai colpito il territorio americano è quello che nel 1935 colpì con violenza gli Stati Uniti in coincidenza con l’annuale festa nazionale del Labor Day, giornata analoga alla nostra Festa dei Lavoratori e celebrata ogni anno il primo lunedì di settembre: proprio per questo il devastante uragano, che colpì con il massimo della furia durante il lunedì 2 settembre del 1935, è passato alla storia come Labor Day Hurricane.

Labour Day COPERTINA 2

Il ciclone tropicale, ancora piuttosto debole, fece la sua comparsa nel Mar dei Carabi il 29 agosto 1935, e venne avvistato per la prima volta quando si trovava appena ad est delle Bahamas. La tempesta si intensificò velocemente il 2 settembre, solo poche ore prima di colpire, con l’inaspettata furia di un uragano della massima categoria (categoria 5), le Florida Keys. Dopo aver attraversato gran parte del sudest degli Stati Uniti, il 6 settembre ciclone sfociò nuovamente sulle acque atlantiche nei pressi di Norfolk, per poi dissolversi definitivamente in aperto oceano il 10 di settembre.

Mentre passava su Long Key (Florida) nel nucleo di questo uragano venne misurato un minimo di pressione di 892 mb, il che lo rende decisamente il più intenso uragano che abbia mai colpito gli Stati Uniti da quando sono disponibili osservazioni scientifiche del fenomeno, e il terzo fra tutti gli uragani atlantici, superato solo da Wilma, che nel 2005 fece registrare un minimo di 882 hPa, e da Gilbert, che nel 1988 raggiunse un minimo di 888 mb.

L’effetto complessivo dei fortissimi venti e dello storm surge (l’innalzamento del livello del mare che accompagna il passaggio della tempesta) fu responsabile della morte di 423 persone nelle Florida Keys: di queste la maggior parte, 259, faceva parte di un gruppo di veterani della Prima Guerra Mondiale alloggiati nei centri di riabilitazione situati nella zona. La furia della tempesta rase al suolo ogni costruzione e albero a Matecumbe Key, distrusse completamente la ferrovia che collegava le Florida Keys con l’entroterra e, più generale, produsse in tutto lo stato danni complessivi per circa 6 milioni di dollari di allora.

Labour Day art 2

Dopo il passaggio dell’uragano anche Ernest Hemingway visitò la zona e descrisse la distruzione cui si trovò di fronte in un articolo per la rivista New Masses dal titolo “Chi ha ucciso i veterani” e in una lettera privata al suo editore, Max Perkins: “Abbiamo trovato 69 corpi laddove nessuno sarebbe normalmente in grado di arrivare. Le Indian Key sono state totalmente spazzate via, non vi è più un filo d’erba (…)”.

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