Ecco 6 terrificanti motivi per temere che Miami potrebbe “non sopravvivere” all’uragano Irma

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Ecco 6 terrificanti motivi per temere che Miami potrebbe “non sopravvivere” all’uragano Irma

L’impatto sulla città Statunitense potrebbe essere davvero devastante, se l’uragano non dovesse diminuire di intensità
Tratto da www.rawstory.com
Redazione Blue Planet Heart

Uragano Irma (acquisizione radar courtesy Alex Lamers nel National Hurrican Center

L’uragano Harvey ha rappresentato per gli Usa un vero incubo, con conseguenze tragiche che hanno colpito la sponda del Texas con forza, rimanendo per giorni sulle stesse zone riversando enormi quantità di pioggia in una città mal attrezzata per gestirla. La Florida potrebbe essere la prossima e se le previsioni sono rispondenti al vero l’uragano Irma sarà molto più violento di quello di Houston e peggio di qualsiasi altro si sia mai abbattuto su una grande città americana

Già in questo momento Irma sta registrando vari record ed è stata definita viene la tempesta più forte che si sia mai registrata nell’Oceano Atlantico  Ecco un breve elenco di fattori che i meteorologi ed esperti dell’Hurricane Center  hanno già visto di Irma e che dovrebbero essere un monito per tutti:

1. Le altissime velocità del vento hanno distrutto gli anemometri

Il vento era così forte che al passaggio di Irma sopra Barbuda l’apparecchiatura di monitoraggio utilizzata per misurare il vento è stata danneggiata e non ha potuto segnalare un esatta stima della velocità del vento. Il valore più alto misurato è stato di 151 mph (250 kmh circa).

2. Le raffiche di vento di 185 mph (305 kmh) dovrebbe far paura a chiunque

Le raffiche nella tempesta di categoria 5 hanno raggiunto i 185 mph, l’equivalente di un tornado EF4 che stazionasse sulla zona per ore. Per fare un confronto, la foto qui sotto rappresentano i danni causati da un Tornado F4 che nel 2015 a Garland / Rowlett, in Texas.

Danni in un’area residenziale a seguito del tornado di EF4 Garland / Rowlett, Texas. (Foto: Wikipedia)

Per comprendere ancora meglio l’entità di questa tempesta, gli strumenti della NOAA sono stati fatti cadere all’interno dell’Uragano Irma, registrando 226 mph (363 kmh) di raffiche a nord est dell’occhio della tempesta

3. Nessuno ha avuto notizie per ore da una piccola isola che è stata colpita

Barbuda è una piccola isola con poco più di 1.000 residenti. Il posto più elevato sull’isola è di 38 metri sul livello del mare. Le ondate generate dalla tempesta, tuttavia, potrebbe raggiungere altezze comprese tra i sette  e gli 11 metri nelle Isole.
Ciò potrebbe essere peggiore per le isole Turks e Caicos che si prevede possano avere ondate di tempesta maggiori.

Quello che gli scienziati hanno già potuto osservare a Barbuda li lascia senza parole. I sensori di marea a Barbuda infatti recentemente segnalato 2,40 metri sopra quella che è l’altezza media della marea quotidiana “Sono alla completa e totale perdita per le parole quando guardo l’aspetto di Irma sulle immagini satellitari”, ha commentato Taylor Trogdon, dal National Hurricane Center

4. Irma ha letteralmente strappato l’erba da terra insieme alle radici.

Chad Myers, meteorologo ed esperto climatico dela CNN ha dichiarato che in alcune zone di Barbuda i venti sono stati così forti da strappare la vegetazione dal suolo. Il tutto sarà verificato quando ci saranno foto o video della zona per comprendere la reale entità del danno.

5. Miami non è preparata a una cosa del genere, nessuna città lo è.

La Florida è sempre stata uno stato molto organizzato quando si tratta di gestire gli uragani. È simile agli stati che sono abituati ad avere a che fare con tornado o terremoti. I cittadini che vivono lì sanno cosa fare e come prepararsi per una tempesta. Tuttavia, la forza di questa tempesta sembra devvero superare tutti gli uragani più recenti.

La città di Miami, negli ultimi anni, è stata costretta a sollevare le proprie strade per far si che le acque potessero defluire in maniera più veloce. Un rapporto di “The Atlantic” spiega che l’ultimo uragano di forte intensità che ha colpito Miami è avvenutonel 1926 con 400 morti. La città, allora, aveva solo100.000 residenti, ma oggi questo numero è salito a più di 6 milioni.

I pianificatori di emergenze contro i disastri sono da tempo preoccupati per un evento naturale di questa grandezza che possa colpire una grande città statunitense. Se Irma si dirigesse davvero verso la Florida, questo potrebbe diventare l’orribile evento che essi hanno sempre temuto. “Non sopravviverà”, ha dichiarato l’ex dirigente delle emergenze del 2014, Craig Fugate.

6. Il presidente Donald Trump comprende a malapena la crisi e i possibili sviluppi.

Durante un incontro con i leader democratici e repubblicani, Trump si è comportato come se avesse alcune informazioni particolari sulla gravità dell’uragano Irma. Tutto quello che ha potuto riferire è stato dire lor che la cosa “non è buona”.

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