Ecco tutti i numeri della eccezionale crisi idrica in Umbria nell’analisi dell’ARPA!
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Anche i laghi umbri stanno risentendo della carenza di precipitazioni, con l’aggravante di un elevato tasso di evaporazione, dovuto alle temperature particolarmente elevate; il lago Trasimeno, con un livello attuale di -0,76 cm rispetto allo zero idrometrico, ha offerto una buona resistenza alla crisi attuale, grazie alle riserve immagazzinate nel biennio 2014-2015; il livello, comunque, sta calando rapidamente. Nel breve termine, quindi, le crisi idriche si manifestano in modo differenziato nei bacini idrografici, a seconda delle caratteristiche intrinseche dei bacini stessi. Questa reazione differenziata alla carenza di precipitazioni si manifesta anche nelle acque sotterranee; sistemi idrogeologici caratterizzati da ampi bacini di alimentazione e una circolazione profonda delle acque offrono un volano maggiore, garantendo una risposta alla crisi idrica mitigata e differita nel tempo.
Attualmente, il 92% dei livelli di falda rilevati dalla rete si colloca al di sotto della media degli omologhi pregressi (M) e il 63% al di sotto della fascia di tolleranza -Ϭ/2; le portate sorgive si collocano totalmente al di sotto della media degli omologhi pregressi (M) e solo una di esse (Rasiglia Alzabove) rientra nella fascia di tolleranza (-Ϭ/2).
Si nota chiaramente il colore rosso/arancio, che indica una situazione deficitaria rispetto agli omologhi pregressi, prevalere ovunque. Nel corso dell’estate, il peggioramento ha interessato trasversalmente tutti gli acquiferi regionali.
ENTITÀ DELLA CRISI IDRICA ATTUALE
RISPOSTA DEI SISTEMI IDROGEOLOGICI ALLE VARIAZIONI CLIMATICHE E ALLE PRESSIONI ANTROPICHE Abbiamo appurato che la crisi attuale è concreta, ma di impatto inferiore sulle acque sotterranee rispetto alle precedenti. Storicamente, la nostra regione è stata sottoposta ciclicamente a periodi di scarsa piovosità; tuttavia, questa frequenza è aumentata nell’ultimo ventennio e, contestualmente, sta cambiando l’intensità e la distribuzione dei fenomeni piovosi. Il processo di ricarica dei corpi idrici sotterranei non dipende solo dalla quantità di pioggia, ma anche dall’intensità delle precipitazioni: le piogge durature di bassa intensità favoriscono il processo di infiltrazione, al contrario dei fenomeni estremi, i cui effetti si manifestano prevalentemente in forma di deflusso superficiale.
APPROVVIGIONAMENTO IDRICO, STATO ATTUALE
OTTIMIZZARE L’UTILIZZO DELL’ACQUA La crisi idrica attuale impone un’attenta riflessione sull’utilizzo delle risorse idriche, a partire dalla riduzione degli sprechi. Il primo pensiero va ovviamente alle reti di distribuzione, caratterizzate da molte perdite. Perdite che necessitano di un ottimizzazione e riparazione per migliorare l’efficienza delle proprie reti di distribuzione. Occorre dare un segnale forte in questa direzione, altrimenti diventa difficile educare e motivare il cittadino a risparmiare acqua, sapendo che quasi la metà delle risorse immesse in rete non giunge a destinazione.
Bibliografia
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