Scoperta una piccola Pompei in Francia a Sud di Lione

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Scoperta una piccola Pompei in Francia a Sud di Lione

Vienne. Una serie di ville abitate a partire dal I secolo d.C., abbandonate all’improvviso per una serie di incendi, è emersa in seguito a lavori edilizi. Sotto, potrebbe esserci una scuola di filosofia e retorica. È la scoperta di resti romani più importante degli ultimi 50 anni
di ARTURO COCCHI
www.repubblica.it

Una città romana, esistita per tre secoli, tutta ville di lusso arredate con mosaici e statue monumentali, distrutta da una serie di incendi improvvisi che hanno tramandato l’effetto da “ghost town”.


Una vera e propria “mini-Pompei”, quella che un gruppo di archeologi ha portato alla luce in questi mesi in Francia, sulle sponde del Rodano. Il ritrovamento, definito “eccezionale” dagli studiosi, è avvenuto nelle vicinanze di Vienne, a circa 30 km a Sud di Lione, e comprende i resti di ville e uffici pubblici, tutti di epoca romana. “Abbiamo avuto un’opportunità inaudita – ha raccontato Benjamin Clement, l’archeologo che guida i lavori -. Questo è senza dubbio lo scavo di un sito romano più importante degli ultimi 40 o 50 anni”.


La città di Vienne, già famosa per il suo teatro romano e per un tempio, fu un importante nodo nella strada che collegava la Gallia settentrionale con la provincia della Gallia Narbonensis, la Francia meridionale di oggi. “Era l’autostrada A7 (l’odierna Autostrada del Sole Francese, che collega Parigi con Lione, e poi, come A6, con Marsiglia n.d.r.) dell’antichità.

Tra le strutture che sono parzialmente sopravvissute, anche un’imponente casa dei Baccanali, all’interno della quale c’è una pavimentazione a mosaico che mostra una processione di menadi e dei satiri. Un incendio ha distrutto il primo piano, il tetto e i balcani della casa, ma parte della struttura è sopravvissuta. Gli archeologi credono appartenesse a un ricco mercante venuto dall’Oriente. “Saremo in grado di restaurare questa casa dal pavimento al tetto”, ha detto Clement. In un’altra area un bellissimo mosaico dipinge Talia, musa protettrice della commedia, rapita dal dio-satiro Pan. Il mosaico è stato rimosso con grande cura e portato via per essere restaurato, con l’obiettivo di essere messo in mostra presso il museo della civiltà gallo-romana di Vienne nel 2019.

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