Ecco come l’anticiclone africano, ha infiammato l’Italia: le immagini dell’Agenzia Spaziale Europea
Le immagini dell’Agenzia Spaziale Europea ci raccontano il caldo intenso che abbiamo vissuto nei giorni scorsi.
di Zeina Ayache
scienze.fanpage.it/
L’estate 2017 si farà ricordare, i primi 12 giorni di agosto infatti bbiamo assistito ad un incremento importante delle temperature che ha portato molti di noi a chiudersi in casa davanti al condizionatore. L’Agenzia Spaziale Europea ci ‘racconta’ attraverso un’immagine che vale più di molte parole l’intensità di questa eccezionale ondata di calore
Il sud dell’Europa è stato colpito da un’ondata di caldo inesorabile che ha portato a siccità e incendi che hanno devastato interi territori. Il satellite Copernicus Sentinel-3A ci mostra una mappa del caldo che ha interessato il nostro Paese. Come è possibile vedere, il 7 agosto scorso le temperature hanno superato di molto i 40 gradi in quasi tutta Italia, da Roma a Firenze fino a Napoli, per quanto riguarda le città, e Sardegna e Sicilia, parlando di regioni.
Incendi e siccità sono le due parole ripetute di più quest’anno a causa del caldo anomalo, molte le zone colpite, anche quelle turistiche: se gli incendi hanno portato a devastazioni di intere aree, la siccità sta mettendo in ginocchio l’agricoltura.
La mappa dell’Agenzia Spaziale Europea utilizza i dati raccolti dal satellite “Sea and Land Surface Temperature Radiometer” che misura l’energia irradiata dalla superficie terrestre in nove bande spettrali. La mappa rappresenta dunque la temperatura della superficie della terra e non dell’aria, normalmente utilizzata per le previsioni. Le aree bianche invece sono le nuvole che hanno impedito la lettura delle temperature in quei punti.
Temperatura percepita.
Quest’anno molto si è parlato della ‘temperatura percepita’, ma cos’è in realtà? Partiamo subito con il dire che la ‘temperatura percepita’ come dato oggettivo non esiste, è infatti l’insieme della temperatura effettiva e dell’umidità che insieme influenzano il caldo percepito da ognuno di noi.
[Foto ESA]