Ecco com’è distribuita l’energia luminosa della Via Lattea
Grazie a una complessa simulazione al computer e ai dati provenienti dal satellite Planck dell’ESA, gli astrofisici hanno calcolato per la prima volta la distribuzione dell’energia luminosa presente nella Via Lattea.
di Andrea Centini
scienze.fanpage.it
Un team di ricerca internazionale coordinato da astrofisici dell’Università del Lancashire Centrale (UCLan) è riuscito per la prima volta a calcolare la distribuzione di tutta l’energia luminosa presente nella nostra galassia, la Via Lattea. Gli studiosi, coordinati dalla professoressa Cristina Popescu dell’ateneo britannico e dal dottor Richard Tuffs dell’Istituto Max Planck per la Fisica Nucleare, per giungere a questo risultato hanno monitorato le interazioni e la propagazione dei fotoni stellari, ovvero della luce visibile emessa dagli astri. Fondamentale è stato il contributo delle immagini nell’infrarosso catturate dal satellite Planck dell’Agenzia spaziale europea (ESA).
Sino ad oggi non si era riusciti a ottenere una misurazione di questo tipo per difficoltà tecniche; noi infatti ci troviamo nel cuore della Via Lattea, di conseguenza risulta molto più agevole calcolare la distribuzione luminosa di galassie lontane – come ad esempio quella di Andromeda – che si trovano al di fuori del nostro punto di osservazione. Per compiere l’impresa il team di studiosi, dopo aver messo a punto la complessa simulazione matematica, ha in pratica ricostruito la storia a ritroso dei fotoni sino a calcolarne la fonte. Unendo questi dati con modelli della Via Lattea osservata sotto il profilo della radiazione luminosa, visibile e ultravioletta, sono così riusciti a calcolare la distribuzione luminosa dell’intera galassia, che si estende per ben 100mila anni luce.
Popescu, Tuffs e colleghi non si sono limitati a ottenere questa misurazione, ma hanno anche calcolato il contenuto di polvere stellare e interstellare presente nella Via Lattea, inoltre hanno determinato che i fotoni stellari, interagendo con i raggi cosmici, nella nostra galassia catalizzano la formazione di fotoni molto più energetici, i raggi gamma. Si tratta di dati fondamentali per poter comprendere meglio l’origine e l’evoluzione della Via Lattea. I dettagli sono stati pubblicati sull’autorevole rivista scientifica Monthly Notices of the Royal Astronomical Society.
[Credit: Esa / Hfi / Lfi consortia]