Caso fipronil, sequestrate dai NAS decine di migliaia di uova a Viterbo e Ancona
Oltre 92 mila uova: 60 mila quelle destinate al consumo umano. Sigilli a tre capannoni e un centro di imballaggio. Galline in quarantena. Presto le denunce contro gli allevatori
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Si ingrandisce il caso delle uova contaminate dal fipronil, l’insetticida vietato negli allevamenti di animali per il consumo umano. Nelle verifiche nelle ultime ore dei carabinieri dei Nas di Viterbo e Ancona sono state sequestrate oltre 92 mila uova: 60 mila per consumo umano, altre 32 mila destinate all’alimentazione degli animali. Non solo: sono stati posti i sigilli a tre capannoni per allevamento e a un centro di imballaggio per le uova, in quarantena 27 mila galline.
Il blitz dei Nas ad Ancona e Viterbo
Il comandante, generale Adelmo Lusi, ha detto che a Viterbo il sequestro ha riguardato più 53 mila uova per alimentazione umana, più 32 mila per alimentazione zootecnica e 15 mila galline; ad Ancona 6 mila uova (per alimentazione umana), e 12 mila galline. «Si stanno completando le analisi e le verifiche – Giuseppe Ruocco, direttore generale Sicurezza alimentare del ministero della Salute – ma mentre il sequestro in provincia di Ancona riguarda un impianto di trasformazione, quindi occorre verificare la provenienza delle uova, quello nelle Marche è un allevamento, quindi le uova sequestrate sono italiane».
Le due ipotesi sulla contaminazione
I carabinieri dei Nas stanno ora valutando un’eventuale denuncia penale per i proprietari degli allevamenti che potrebbero ricevere anche una denuncia amministrativa con possibile perdita di autorizzazione al commercio. I reati ipotizzati sono attentato alla salute e immissione in commercio di alimento adulterato. I carabinieri dei Nas stanno indagando su due ipotesi sull’uso del fipronil rintracciato nelle uova in Italia. Una riguarda l’attività di disinfestazione del terreno in assenza di animali, mentre l’altra riguarda la presenza illegale del fipronil nei mangimi.
I rischi: «Per essere nocivo deve essere assunto in grandi dosi»
«Voglio tranquillizzare perché in parte il fipronil è un ottimo antiparassitario presente nelle case di molti italiani, per gli animali domestici. È però del tutto vietato negli allevamenti e sugli animali da produzione. Per essere nocivo per gli uomini, deve essere assunto in grandi dosi, almeno 7 uova al giorno. Continuiamo con tutte le nostre verifiche», ha affermato il comandante del Nas, generale Adelmo Lusi.
Trovate anche in Campania
Ieri altri due nuovi casi di uova contaminate erano stati scoperti in Campania. Si allarga così il cerchio delle regioni coinvolte nel caso fipronil, l’insetticida «fuori legge» a causa dell’uso vietato negli allevamenti e che invece è finito nelle uova destinate al consumo e di conseguenza in alcuni ovoprodotti come le omelette surgelate scoperte ieri in Lombardia.