4 morti e un disperso al Nord, vittime del maltempo e… anche dell’imprudenza

0

4 morti e un disperso al Nord, vittime del maltempo e… anche dell’imprudenza

In alcuni casi, non si è voluto tenere conto delle previsioni meteo, sfidando così comunque i temporali previsti, con conseguenze anche mortali. Fermati due genitori che  volevano portare sul Monte Bianco due gemelli di 9 anni
Redazione Blue Planet Heart

Il bilancio della prima domenica di Agosto, quella del grande boom di partenze e spostamenti, è davvero molto pesante e drammatico al nord: 4 morti e un disperso. Se in alcuni casi, come quelli della caduta di alberi su tende e contesti dove si stava svolgendo una sagra, rappresentano tragiche fatalità, altra cosa non si può dire delle persone “sorprese” da un temporale mentre erano su una ferrata in montagna, o anche in mezzo al lago di Garda.

Perchè diciamo questo? Perchè l’allerta per forti temporali al nord per la giornata del 6 agosto era già stata data ampiamente sia da tutti i siti meteo che dalla protezione civile, ed era molto chiaro, già dal mattino di domenica, che non avremmo potuto avere una giornata stabile sulle Alpi.

Ma il richiamo del “fare comunque” la cosa che si aveva in mente di fare, il solito escamotage dell’affermare “no ma tanto non fa nulla”, ha vinto e purtroppo in qualche caso è costato la vita ad alcune persone. E si che c’erano stati degli avvisi molto tragici con il forte temporale della notte tra venerdì e sabato, con la morte di una persona nella zona di Cortina, ma non è bastato e quindi ieri sulle Alpi si è tranquillamente sfidata la sorte, chiaramente non tutti lo hanno fatto, una sorte che a volte non perdona quando non si rispetta la montagna o quando si pensa che le condizioni meteo non siano importanti quando ci si mette in barca.

Il fatto di sentirsi esperti, per certi versi, risulta una aggravante, in quanto diminuisce la percezione del pericolo pensando di essere immuni da certe allerte, data la propria esperienza, ma questo, lo ripetiamo, non deve ingannare e deve portare le persone che intraprendono una escursione che potrebbe necessitare di più ore per essere portata a termine, a valutare tutti i rischi e a prevedere situazioni di criticità che possano essere affrontate in maniera rapida, portandosi in salvo.

Proprio ieri poi, sono stati fermati, sul sentiero che porta al rifugio Gouter,  cinque alpinisti che volevano andare in vetta al Monte Bianco insieme a due gemelli di 9 anni. Avrebbero voluto trascorrere la notte al Gouter (3815 metri) per poi oggi, tutti insieme, raggiungere la vetta seguendo la via normale francese. Allertata da altri scalatori la gendarmerie de haute montagne di Chamonix è intervenuta in tempo e insieme al gestore del rifugio sono riusciti a far ragionare i genitori. Alla fine i gemelli e la madre sono tornati a valle.

Come diceva il grande Reinhold Messner, andare in escursione in montagna o in qualsiasi altro contesto naturale, non è come andare a Gardaland: vanno prese delle precauzioni ed essere dotati di grande rispetto per l’ambiente che si percorre e le sue caratteristiche, anche e soprattutto quelle meteorologiche

Share.

Leave A Reply