SONO ORMAI SEI MESI CHE NON SI VERIFICA UN TERREMOTO DI ALMENO Mw 7.0 SUL PIANETA: NON ACCADEVA DA QUASI 50 ANNI!
Nonostante molti santoni e millantatori in rete, lo “prevedano” un giorno si e un giorno no dal 30 ottobre 2016, siamo al cospetto del periodo di assenza di questo evento più lungo dal 1973 ad oggi!
Redazione Blue Planet Heart
Oggi è sabato 15 luglio 2017, sono le 17,30, magari mentre state leggendo in maniera postuma questa prima riga rispetto alla pubblicazione dell’articolo, questo evento che, prima o poi arriverà, si è già manifestato e Voi griderete al fatto che portiamo sfortuna o siamo dei menagrami, ma così non è.
Infatti, oggi 15 luglio 2017, siamo esattamente a 174 giorni (quasi 6 mesi) dall’ultimo evento pari o superiore a Mw 7.0 verificatosi sul pianeta. Era il 22 gennaio 2017 e un fortissimo terremoto di Mw 7.9 colpì la regione indonesiana della Papua Nuova Guinea con ipocentro per fortuna a oltre 130 km che impedì che ci fossero danni molto rilevanti e vittime, con un’allerta tsunami che fu subito cancellata dal Pacific Tsunami Warning Center
Per questa ricerca abbiamo utilizzato l’archivio più completo, cioè quello dell’USGS, U.S. Geological Survey, che si è dimostrato molto affidabile dal 1973, un po meno per incongruenze con altri archivi prima di questa data che, comunque, a livello “umano” è abbastanza rilevante, una bazzecola invece a livello geologico.
Comunque il risultato che abbiamo ottenuto è che nel 2017, stiamo vivendo il maggiore ritardo a livello di intervallo tra due eventi pari o superiori a M 7.0 che si sia mai verificato dal 1973 ad oggi (quasi 45 anni). Cosa molto rilevante è che la media, sempre nel periodo indicato, è stata di almeno 14 terremoti pari o superiori a questa Magnitudo che si sono verificati all’anno nel Mondo
Questo dato, che potrebbe non essere molto significativo se si andasse a confrontare con il tempo geologico di ritorno di alcuni eventi sul globo terrestre, lo è per quanto sta accadendo dopo il 24 agosto in Italia, e cioè la “previsione” costante da parte di alcuni santoni, millantatori e squilibrati presenti in rete, di un evento di questa magnitudo, in diverse parti del mondo, ma soprattutto in Italia.
Oltre a varie app che sono nate, che portano nomi direttamente o indirettamente legati a questa magnitudo o similari, ci sono i vari diffusori di video previsionali su youtube, tradotti da innumerevoli gruppi, insieme ai “ricercatori planetari”, uniti ad altri fantomatici previsori “magnetici”, che vantano tantissimi tentativi di imitazione e proselitismo spicciolo stile setta religiosa, che poi alla fine, come dimostrano i fatti, sono venditori di fumo a livello gigantesco e colposo, atto soltanto a guadagnare soldi attraverso accessi e vendita di app che non hanno mai PREVISTO un bel niente.
A maggior ragione, vogliamo anche portare alla Vostra attenzione un fatto che riguarda la nostra Italia, in particolar modo il famoso “cratere” così caro a chi vede, prevede e stravede ogni giorno. Ebbene, nonostante vari di questi ciarlatani, settimanalmente per mesi, abbiano ipotizzato eventi “simil Amatrice” oppure stiano aspettando (tutte le settimane) scosse di M 4.9, anche da noi abbiamo un ritardo molto simile a quello riguardo il M 7.0 a livello globale. Infatti, eccezione fatta per i due eventi di Mw 4.0 avvenuti ad aprile nella zona di Visso, manca dal 3 febbraio 2017 una scossa che abbiamo poi superato quel limite, cosa avvenuta in quella data nella zona di Monte Cavallo (MC) con un evento di Mw 4.2.
Il sismografo On-Line dell’Osservatorio Meteo-Sismico di Perugia
E’ chiaro che, a forza di prevedere tutte le settimane un evento, al momento in cui accadrà davvero, chi lo indica come possibile, dirà di averlo “previsto”, ma questo articolo ha l’obbiettivo di aprire gli occhi sulla disinformazione che viene divulgata in rete ogni giorno, abusando anche di uno stato psicologico molto particolare che stanno vivendo le popolazione colpite dal sisma, unito ad un abuso della credulità popolare nonchè ad un allarmismo continuo che bene sicuramente non fa a tanti settori economici della zona, oltre che al sistema nervoso di chi abita queste zone già così martoriate dagli eventi
Quindi concludendo, sappiamo bene che la ricerca scientifica tenterà e cercherà, in ogni modo, di poter arrivare a prevedere i terremoti, ma al giorno d’oggi non esiste NESSUNO in grado di farlo con assolutezza, precisione e determinazione non solo dell’evento, ma della zona e dell’energia sprigionata. Gli unici rimedi restano la prevenzione, attraverso la costruzione delle abitazioni e di tutte le strutture in modo antisismico e l’adeguamento delle esistenti, diffondendo sempre di più la mentalità atta a far comprendere che oltre il 90% del territorio italiano è sismico in maniera rilevante, e che quindi praticamente nessuno è esente da questo pericolo che andrebbe affrontato con molta più serenità e competenza, imparando da nazioni come il Cile e il Giappone, sempre alle prese con eventi anche 10000 volte più forti di quello che ha distrutto Amatrice.
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