Ecco le cause scientifiche del terremoto di Mw 6.7 avvenuto tra Grecia e Turchia

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Ecco le cause scientifiche del terremoto di Mw 6.7 avvenuto tra Grecia e Turchia

La causa è relativamente semplice da spiegare: l’avvicinamento dell’Africa all’Europa, che qui, più che in altre aree del Mediterraneo, è particolarmente attivo.
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Il violento terremoto che ha colpito la Grecia (Magnitudo 6.7), arriva dopo una lunga sequenza di sismi che ha interessato l’area in queste ultime settimane, quasi tutti di una certa intensità (Magnitudo 4-5).

La causa di questi sismi è legata alla convergenza verso nord della Placca africana che si muove ad una velocità compresa tra i 4 e i 10 millimetri all’anno. Dal punto di vista geologico la situazione è meno complessa e meno intricata rispetto  alla penisola italiana, dove sono in atto varie componenti.

I pallini bianchi indicano i terremoti che hanno interessato la Grecia e le aree ad essa vicino. La causa è il movimento verso nord dell’Africa

La Grecia, invece, ha come unico elemento geologico in atto l’avvicinamento dell’Africa, un movimento attivo da circa 50 milioni di anni e che ha portato alla scomparsa della Tetide, un golfo del grande mare (Pantalassa) che circondava l’unico continente (Pangea) che esisteva 300 milioni di anni fa (vedi animazione a fine pagina).

Le energie in gioco in seguito al movimento di chiusura della Tetide (il Mar Mediterraneo è quel che ne è rimasto) si manifestano particolarmente al sud della Grecia, dove esiste il “piano di subduzione” che porta il Mediterraneo ad infilarsi sotto la Grecia (nei disegni in alto e in basso, la linea di subduzione è rappresentata da una serie di barrette nere), nella zona di subduzione della Calabria e lungo la Faglia Anatolica della Turchia (la linea rossa che sta sopra la Grecia). Quest’ultima è una lunga frattura che si muove orizzontalmente verso ovest, un movimento che è sorto per meglio assorbire l’energia del movimento dell’Africa.

Anche qui (vedi le cartine) il numero di terremoti violenti e la loro frequenza è elevata. E proprio qui ci si aspetta l’arrivo di un grande sisma che potrebbe colpire la città di Ankara.

Vedi spiegazioni nel testo

Impossibile ogni previsione.
Come per tutti i terremoti violenti anche questo sarà seguito da numerose scosse. Impossibile dire se ce ne saranno altre di simile violenza, certo è che l’area è particolarmente attiva nell’ultimo periodo.

Luigi Bignami

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