Gli aerei del futuro potrebbero restare a terra… per colpa del clima

0

Gli aerei del futuro potrebbero restare a terra… per colpa del clima

Già oggi le ondate di calore rendono i decolli più difficili, ma andrà peggio: serviranno piste più lunghe, restrizioni di peso sui bagagli e, forse, bisognerà anche lasciare a terra qualcuno.
www.focus.it

Il trasporto aereo è responsabile del 2% delle emissioni globali di gas serra (il 12% delle emissioni del settore trasporti): dà un contributo significativo al riscaldamento globale e, allo stesso tempo, è uno dei comparti che più ne risente e ne risentirà.

Studi passati avevano già messo in evidenza che, con l’aumento delle temperature, dovremo sopportare voli più turbolenti e ritardi dovuti a rotte più lunghe, ostacolate dai venti. Ora un nuovo lavoro si concentra sul problema del decollo: le ondate di calore come quelle che stanno caratterizzando l’estate 2017 rendono più difficile sollevare un’aeromobile da terra.

shutterstock_455872450
Un aereo in attesa di decollo. Nelle ultime settimane temperature fino a 49 °C e rarefazione dell’aria hanno causato la sospensione di decine di voli a Phoenix (in Arizona).|Shutterstock

Secondo l’analisi della Columbia University pubblicata su Climate Change, dalla metà del secolo il 10-30% di tutti i voli in partenza nelle ore più calde del giorno richiederà una qualche restrizione di peso al di fuori delle regole attualmente fissate.

Come ogni fluido, anche l’aria quando si riscalda si espande, e la sua densità diminuisce. Con essa diminuisce anche la portanza, ossia la forza di sollevamento esercitata dall’aria sulle ali dell’aereo, necessaria per sostenerlo in volo. Una minore portanza significa minore capacità di sollevare peso – quindi meno passeggeri, oppure meno bagagli – ma anche piste di decollo più lunghe, non disponibili ovunque.

I ricercatori hanno utilizzato i modelli climatici attuali per prevedere l’eventualità di ondate di calore su 19 grandi aeroporti di Stati Uniti, Europa, Medio Oriente e Cina in un periodo compreso tra il 2060 e il 2080 (lo studio è un’espansione di un lavoro precedente, che considerava solo 4 grandi aeroporti americani). Per alcuni scali internazionali, a bassa quota e in regioni temperate, come il John F. Kennedy di New York, Heathrow a Londra o Charles de Gaulle a Parigi, l’impatto sarà minimo.

Ma in aeroporti con piste più corte, come il La Guardia (New York), nei giorni più caldi un Boeing 737-800 potrebbe dover rinunciare a parte del carico in più della metà dei casi. Secondo lo studio le restrizioni di peso potrebbero riguardare tra lo 0,5 e il 4% del carico totale di un aereo da 160 posti. Significa lasciare a terra da 3 a 13 passeggeri.

Share.

Leave A Reply