Siamo fatti di polvere di stelle di altre galassie dell’universo
Scritto da Francesca Mancuso
www.greenme.it
Il nostro corpo è fatto di polvere di stelle. In noi infatti sono contenuti atomi provenienti dall’universo. In realtà, questo la scienza lo aveva già confermato ma adesso una nuova ricerca ha rivelato che nel nostro corpo è presente “polvere di stelle” proveniente anche da altre galassie.
Lo studio, condotto dagli astrofisici della Northwestern University ha scoperto che, a differenza di quanto ipotizzato finora, circa la metà della materia presente nella Via Lattea può provenire da galassie lontane. Di conseguenza, ognuno di noi può essere fatto in parte da materia extragalattica.
Utilizzando simulazioni effettuate tramite supercomputer, il team di ricerca ha trovato una nuova e importante modalità su come le galassie, compresa la nostra Via Lattea, abbiano acquisito la loro materia: il cosiddetto trasferimento intergalattico.
Le simulazioni hanno dimostrato che con le esplosioni, le supernova espellono grandi quantità di gas che provocano la trasmissione di atomi da una galassia all’altra attraverso i potenti venti galattici.
Il trasferimento intergalattico è un fenomeno scoperto solo di recente. Le galassie sono molto distanti l’una dall’altra. Anche se i venti galattici si propagano a diverse centinaia di chilometri al secondo, questo processo si è verificato in diversi miliardi di anni.
“Considerando quanto la materia potrebbe provenire da altre galassie, possiamo considerarci viaggiatori spaziali o immigrati extragalattici”, ha detto Daniel Anglés-Alcázar, astrofisico della Northwestern University, che ha condotto lo studio. “È probabile che gran parte della Via Lattea fosse in altre galassie prima di essere spinta fuori da un vento forte, attraversare lo spazio intergalattico e alla fine trovare la sua nuova casa nella Via Lattea”.
Nelle simulazioni, gli scienziati sono riusciti a rintracciare le origini delle stelle appartenenti alle galassie simili alla nostra e a determinare se fossero fatte di materia endemica alla galassia stessa o da gas precedentemente contenuti in un’altra.
“Le nostre origini sono molto meno locali di quanto pensavamo in precedenza”, ha aggiunto Faucher-Giguère, altro scienziato coinvolto nella ricerca. “Questo studio ci dà il senso di come le cose intorno a noi siano connesse a oggetti distanti nel cielo”.