Il complesso di Sechin: viaggio nel passato remoto del Perù precolombiano

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Il complesso di Sechin: viaggio nel passato remoto del Perù precolombiano

Il complesso archeologico di Sechin, conosciuto anche come Cerro Sechin o Sechin Estella, è uno dei più antichi siti monumentali del Perù. Scoperto nel 1937 dal celebre archeologo peruviano Julio C. Tello, anche se poco si sa della cultura che lo ha occupato, il Complesso di Sechin è stato uno dei siti precolombiani più studiati in assoluto.
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Il Complesso di Sechin è un importante sito archeologico pre-inca situato sulla costa nord-ovest del Perù. Occupato per la maggior parte del secondo millennio a.C., gli studiosi ritengono che l’insediamento proto-urbano sia stato la capitale della poco conosciuta cultura Sechin.

Nel suo insieme, il Complesso di Sechin comprendeva i siti di Sechin Bajo, Cerro Sechin e Sechin Alto. Il complesso è situato nella valle di Casma, circa 270 km a nord di Lima, e si estende per oltre 400 ettari, dimensioni davvero notevoli, certamente le più grandi della sua epoca.

Scoperto nel 1937 dal celebre archeologo peruviano Julio C. Tello, il sito è noto per la sua architettura megalitica che presenta diversi edifici monumentali pubblici e cerimoniali.

Le sculture in pietra, senza dubbio la caratteristica più emblematica del complesso, raffigurano possibili scene mitologiche o storiche, nelle quali è possibile vedere una processione di uomini armati, probabilmente importanti personaggi o guerrieri, che si fanno strada tra i resti mutilati di vittime umane. Data la crudezza dei fregi sulla pietra, i ricercatori ritengono che la cultura Sechin fosse caratterizzata da un certo grado di violenza, con frequenti guerre e probabili sacrifici umani.

Anche se si sa molto poco sulla scomparsa della cultura Sechin, il sito sembra essere stato abbandonato intorno all’800 a.C., contemporaneamente al declino di altri importanti centri cerimoniali e pubblici sulla costa peruviana.

Sechin Bajo

Sechin Bajo è la parte più antica del complesso. I ricercatori fanno risalire la sua costruzione al 3500 a.C. L’archeologo tedesco Peter Fuchs ha diretto gli scavi e le ricerche a partire dal 1990. Nel 2008 annunciò la scoperta di una piazza circolare realizzata in pietra. I test di datazione al radio carbonio hanno rilevato che la struttura vanta un’età apri a 5500 anni.

Gli studi successivi sul sito hanno permesso a Fuchs di individuare almeno tre periodi costruttivi che hanno interessato Sechin Bajo: il primo, cominciato intorno al 3500 a.C., corrispondente alla piazza circolare in pietra; un secondo, non chiaramente databile, nel quale sono stati costruiti edifici più grandi in una zona adiacenti alla piazza in pietra; un terzo, intorno al 1600 a.C., nel quale fu realizzata una struttura di 180 m di lunghezza per 120 m di larghezza.

Sechin Bajo era probabilmente un centro amministrativo e cerimoniale, come lo saranno successivamente Cerro Sechin e Sechin Alto. Gran parte dell’architettura è realizzata con pietra sagomata prelevata da colline vicine, il che fa pensare ad un grande sforzo costruttivo, conseguente ad una sofisticata forma di governo e di amministrazione.

Cerro Sechin

Come per Sechin Bajo, chi abbia sviluppato Cerro Sechin, come sia stato costruito e che tipo di cerimonie venissero celebrate, sono aspetti sconosciuti ai ricercatori. I ricercatori ritengono che sia stato completato prima del 2000 a.C., il periodo corrispondente alla fine del Periodo Arcaico Andino, rimanendo in uso almeno fino al 1500 a.C.

Cerro Sechin è certamente il sito che ha subito gli studi più rigorosi. Sono identificabili due edifici, uno dei quali considerato il principale, la cui caratteristica più importante è rappresentata della lastre di pietra decorata che rappresentano “sacerdoti guerrieri” camminare tra corpi mutilati, la più antica testimonianza di scultura monumentale delle ande.

L’edificio è a pianta rettangolare, con angoli arrotondati e un muro perimetrale. Una doppia scalinata conduce alla cime. Il resto degli edifici sembra essere stato distrutto da inondazioni particolarmente violente.

Le figure scolpite nella roccia sono state oggetto di diverse interpretazioni. Per il suo scopritore, Julio C. Tello, rappresentano scene di battaglia, scolpite in commemorazione di una grande vittoria in battaglia; un’altra teoria avanzata da Federico Kauffman Doig afferma che sarebbe la messa in scena di un sacrificio umano, parte di un culto propiziatorio per contrastare la carestia provocata dalla siccità o da altre forze della natura; infine, alcuni hanno avanzato l’ipotesi che si tratterebbe di un sito destinato agli studi anatomici, il che spiegherebbe l’esposizione esplicità di diverse parti del corpo umano, come ossa e organi.

Sechin Alto

Sechin Alto è stimato essere il più ampio di tutto il complesso di Sechin. Il sito si trova sul margine sinistro del fiume Sechin e rappresenta il più grande tempio monumentale del Perù. Tutto il sito si estende su di un’area pari a circa 200 ettari.

La struttura principale ha una forma piramidale, la quale misura 44 m di altezza, 300 m di lunghezza per 250 m di larghezza. Il tumulo su cui poggia è stato realizzato con blocchi di granito, alcuni del peso di oltre 2 tonnellate. Cinque piazze si estendono per quasi 1,5 km dall’enorme tumulo centrale

Nel 1956, grazie ad un test al radio carbonio eseguito da Donald Collier e Donald Thompson, rivelarono che il sito poteva essere collocato tra il 1450 a.C. e il 690 a.C. Tuttavia, i dati architettonici, la stratigrafia dello scavo e i manufatti in ceramica trovati nelle successive indagini del 1968 e del 1980 indicano che Sechin Alto è stato utilizzato dal 1800 a.C., fino al 900 a.C.

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