Forse il segnale “alieno” WOW era solo… una cometa!
Il celebre segnale “WOW“, rivelato nel lontano 1977 e da alcuni attribuito agli alieni, era probabilmente dovuto all’emissione radio di una cometa che transitava in quella zona di cielo.
di Marco Di Lorenzo (DILO)
aliveuniverse.today
La sequenza originale “6EQUJ5” (ciascuna lettera indica l’intensità del segnale in istanti diversi) stampata su carta ed evidenziata con un “Wow!”. Credit: Big Ear Radio Observatory and North American AstroPhysical Observatory (NAAPO)
Nel lontano Ferragosto del 1977, mentre nel mondo imperversava la “StarWars-mania”, un team di radioastronomi nell’osservatorio dell’Ohio registrò un insolito segnale di 72 secondi con un radiotelescopio fisso soprannominato “grande orecchio” (“Big Ear”). Il segnale, localizzato nel Sagittario, aveva una frequenza di 1420 MHz (la stessa emessa dall’idrogeno neutro) ed era così forte che il membro del team Jerry Ehman scarabocchiò un significativo “wow! ” accanto alla lettura.
Da quel momento, numerosi scienziati hanno cercato una spiegazione del segnale ma, fino ad ora, nessuno ha potuto offrire un valido argomento: possibili fonti come asteroidi, eso-pianeti, stelle o interferenze di origine terrestre sono stati tutti esclusi. Qualcuno, al di fuori della comunità scientifica, ha anche suggerito che fossero segnali di origine aliena. Adesso, dopo 40 anni, sembra che la soluzione sia stata trovata ed è di origine naturale, ma non riconosciuta al momento della ricezione.
Il radiotelescopio fisso “Big Ear”, con i percorso delle radio onde celesti (frecce gialle): la prima superficie piana e obliqua (visibile a destra) riflette il segnale verso un secondo specchio curvo (a sinistra) che le concentra verso il ricevitore (indicato dalla freccia rossa). Credt: Big Ear Radio Observatory and North American AstroPhysical Observatory (NAAPO) – Processing: M. Di Lorenzo
La spiegazione ha cominciato a prendere forma lo scorso anno, quando una squadra di ricercatori del “Center of Planetary Science” (CPS) ha suggerito che il breve segnale potrebbe essere stato generato da una nuvola di idrogeno intorno a una cometa in rapido movimento nel cielo. Come si legge nell’articolo originale, il team diretto da Antonio Paris ha osservato due comete che stavano attraversando quella stessa regione del cielo tra novembre 2016 e febbraio 2017; si tratta di P/2008 Y2 (Gibbs) e 266/p Christensen.
Il percorso della cometa 266P mentre passava nei pressi della regione in cui è stato osservato il “segnale WOW” (in rosso). – Credit Antonio Parisi – Processing: M. Di Lorenzo