C’E UNA “NAZCA” ANCHE IN KAZAKISTAN: SONO PIU’ DI 50 I GEOGLIFI SCOPERTI IN ASIA CENTRALE

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C’E UNA “NAZCA” ANCHE IN KAZAKISTAN: SONO PIU’ DI 50 I GEOGLIFI SCOPERTI IN ASIA CENTRALE

Più di 50 geoglifi di varie forme e dimensioni, tra cui una svastica enorme, sono stati scoperti in tutto il Kazakistan settentrionale, in Asia centrale. La presenza di tutte queste strutture, per lo più tumuli di terra, creano un paesaggio artistico molto simile a quello visto sull’altipiano di Nazca, in Perù.
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Gli archeologi le hanno subito etichettate come le “Linee di Nazca del Kazakistan”. Si tratta di più di 50 geoglifi formati con tumuli di terra e legname, individuati nel Kazakistan settentrionale, in piena Asia centrale.

Le strutture sono realizzate in un’ampia varietà di forme geometriche, tra cui croci, quadrati, anelli e persino una svastica, un antico simbolo che è stato usato dai nostri antenati per almeno 12 mila anni.

Secondo il resoconto di Live Science, i geoglifi, molto difficili da vedere da terra, sono stati individuati grazie all’ausilio di Google Earth. Da quel momento, un team di archeologi della Kostanay University in Kazakhstan e dell’Università di Vilnius in Lituania, ha cominciato a studiare le strutture gigantesche sorvolando la zona e utilizzando un geo-radar per penetrare il terreno.

I risultati hanno rivelato la presenza di una grande varietà di forme, ampie dai 90 ai 400 metri di diametro, prevalentemente tumuli di terra. Uno di essi – la svastica – ha visto anche l’utilizzo di legno.

I ricercatori non sono ancora in grado di datare le strutture, ma le loro caratteristiche potrebbero farle risalire ad oltre 2 mila anni fa. “Ad oggi possiamo dire solo una cosa: i geoglifi sono stati realizzati da popolazioni molto antiche. Chi fossero e per quale scopo, resta un mistero”, ammettono Irina Shevnina e Andrew Logvin dell’Università di Kostanay.

La svastica è un antico simbolo trovato in tutta Europa e in Asia. ‘Svastica’ è una parola sanscrita che significa “è”, “benessere”, “buona esistenza”. È conosciuta anche in altre culture con nomi diversi, come “Wan” in Cina, “Manji” in Giappone, “Fylfot” in Inghilterra e “Tetraskelion” in Grecia.

Nel 1979, P. R. Sarkar, uno studioso di sanscrito, scrisse che il significato più profondo del simbolo è “vittoria permanente”, e che può avere un valore positivo o negativo a seconda di come viene disegnato. Nell’induismo, infatti, la svastica destrorsa è simbolo del Dio Vishnu e del Sole, mentre la svastica sinistrorsa e simbolo della malvagia dea Kali e della magia oscura.

Il doppio significato dei simboli è comune a molte tradizioni antiche, come per esempio il simbolo del pentagramma (la stella a cinque punte): il suo valore è negativo quando la punta è rivolta verso il basso, mentre è positivo quando rivolta verso l’alto.

Non è la prima volta che viene ritrovato il simbolo della svastica in un geoglifo. Alcuni di essi sono stati scoperti in Giordania e in New Mexico.

Nonostante esistano una grande quantità di studi sul fenomeno dei geoglifi, lo scopo profondo di queste incredibili creazioni scoperte in tutto il mondo continua a rimanere nascosto, alimentando una pletora di congetture.

Alcuni scienziati ritengono che essi abbiano un legame celeste con alcune costellazioni visibili nel cielo notturno. Altri pensano che le linee siano una sorta di sentiero iniziatico sacro. Altri ancora pensano che le linee abbiano a che fare con l’acqua, una sorta di invocazione per ottenere il prezioso elemento. Dunque, la questione è ancora aperta.

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